Bruxelles – Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha rivelato, durate la conferenza stampa che ha seguito la seconda giornata del vertice Nato del 12 luglio, di stare “mettendo a punto una lettera diretta a Juncker, Tusk e alle istituzioni europee, per incalzare l’Europa sull’attuazione dei principi innovativi sull’immigrazione emersi dal Consiglio europeo” del 28 e 29 giugno scorsi. Nella lettera, che “partirà molto presto” ha garantito Conte, “chiederò che la missione internazionale Sophia” sia “conformata alle conclusioni del vertice europeo di fine giugno”.
EunavForMed Sophia è un’operazione militare europea lanciata nel 2015, che ha come obiettivo quello di contrastare il traffico di esseri umani sulla rotta che va dalle coste della Libia all’Europa. In Italia, la missione è finita da qualche tempo nell’occhio del ciclone, per via delle sue regole di ingaggio, in base alle quali tutti i migranti soccorsi (44.900 in tutto fino ad oggi) vengano sbarcati in Italia.
La richiesta italiana di distribuire tra i Paesi Ue i migranti soccorsi nell’ambito della missione – per altro già avanzata senza successo dall’allora titolare del Viminale Marco Minniti – è stata già avanzata nel Consiglio Affari interni dal ministro Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio ha annunciato per la prossima settimana una riunione in cui si discuteranno nuove regole che redistribuiscano i naufraghi che poi fanno richiesta di asilo.
Durante la conferenza stampa, Conte ha anche aggiunto di aver parlato di migranti nel bilaterale tenutosi ieri con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Argomento non toccato, al contrario, con il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo il capo del governo, quando si parla del tema migratorio è ormai tempo di passare dalle parole ai fatti, “e per arrivare ai fatti bisogna far seguito” ai principi affermati durante il Consiglio europeo insieme agli altri Paesi membri.
Il presidente del Consiglio ha lasciato intendere che, oltre al necessario coinvolgimento dei Paesi dell’Unione, anche il presidente statunitense Donald Trump può avere una funzione nel contrasto del fenomeno migratorio. Basti pensare – ha dichiarato il capo dell’esecutivo italiano – al “ruolo che gli Stati Uniti possono svolgere nella stabilizzazione della Libia”, così come “in altri scenari mediorientali”. Gli Usa, ha spiegato Conte, sono “un partner importante in un processo di stabilizzazione che non può riguardare solo l’Italia” ma nel quale vanno “coinvolti tutti gli stakeholder”, europei in primis.
Di Libia, ha spiegato il numero uno di Palazzo Chigi, si parlerà in autunno anche con Trump, nell’ambito di una conferenza ad hoc che si terrà in Italia, “anche per dar seguito” a quella voluta da Macron a Parigi. Trump, dal canto suo, al termine del vertice Nato, ha accennato al problema migratorio italiano. “L’immigrazione è un tema sensibile – ha dichiarato il presidente Usa – guardate in Italia: Giuseppe ha vinto le elezioni perché ha fatto una politica forte sulla migrazione”.
Il presidente del Consiglio italiano, tornando a parlare del summit Nato, si è detto poi soddisfatto per la concretizzazione dell’hub di Napoli. “E’ un passaggio importante – ha detto – che consentirà maggiore sicurezza per l’Italia, più sicurezza comune, e porterà vantaggi” anche “in termini di indotto” per “Napoli”.