Bruxelles – Continua la polemica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump verso i suoi alleati europei al vertice Nato di questo 11 luglio, in particolar modo nei confronti della Germania, dando la sensazione che le spaccature tra le due sponde dell’Atlantico si amplino sempre più – dopo che già al recente G7 il clima si è dimostrato molto teso.
“La Germania è prigioniera della Russia, gli accordi energetici con la Russia sono inappropriati” ha detto Trump in un’aperta polemica che va avanti dai giorni scorsi. “Ci sono paesi come la Polonia – ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca – che invece non accetterebbero il gas russo perché sarebbero prigionieri della Russia”. L’accordo tedesco da 11 miliardi di dollari per un gasdotto nel Mar Baltico per importare gas russo è stato un errore, secondo Trump, dal momento che Berlino si sta dimostrando lenta a raggiungere l’obiettivo del 2% dedicato alle spese militari richieste dalla Nato.
Per tutta risposta la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha dichiarato: “Ho sperimentato personalmente quando una parte della Germania era occupata dall’Unione Sovietica e sono molto grata che ora siamo uniti nella libertà della Repubblica Federale” e “adottiamo la nostra politica indipendente”, prendendo “le nostre decisioni in modo indipendente. Questo va bene”.
Nonostante i toni aspri iniziali, Trump è apparso molto più conciliante al termine del bilaterale con Merkel, definendo l’incontro “fantastico”. “Abbiamo discusso le spese militari e il commercio” ha spiegato il presidente statunitense, aggiungendo: “Abbiamo una relazione molto molto buona con la cancelliera” e una “relazione straordinaria con la Germania” . “Molte cose aumenteranno, i nostri commerci aumenteranno” ha concluso Trump.
Oltre alla Germania, il presidente Usa se l’è presa nuovamente con i membri dell’Alleanza che “non pagano ciò che dovrebbero” in termini di bilancio dedicato alle spese militari, nonostante gli Stati Uniti proteggano “la Germania, la Francia” tutti “questi Paesi”. Gli Usa, ha continuato Trump, “pagano troppo”, “è sproporzionato e ingiusto per i contribuenti degli Stati Uniti”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che stamattina ha avuto una movimentata discussione con Trump durante la colazione, ha commentato le parole del presidente Usa sulle spese che riguardano la difesa dichiarando che il presidente ha usato un linguaggio “diretto”.
Tra gli alleati, ha spiegato Stoltenberg, “esistono delle differenze su diversi temi” ma siamo “tutti d’accordo sul fatto che esista un’intesa sui fondamenti dell’Alleanza”. I Paesi membri – ha aggiunto Stoltenberg – si sono “impegnati nell’aumentare le spese della difesa” e si stanno “muovendo sulla giusta direzione”. “Chi spende meno del 2% deve spendere di più, tutti gli alleati devono aumentare le spese per la difesa”.
“Non è scritto nella pietra” che l’Alleanza tra i due lati dell’Atlantico “sarà lì per sempre” anche se “questa è stata la pietra sulla quale è costruita la Nato. Penso che sia possibile preservarla ma serve un impegno politico. Ed è nell’interesse sia di Europa che di Usa e Canada restare insieme”. La discussione di oggi, ha aggiunto Stoltenberg, è molto importante, “e verranno discussi temi tra i quali le”strutture di comando in Usa e Germania e gli sforzi per combattere il terrorismo”.
Il vertice è l’occasione per affrontare i temi legati alla cooperazione tra Unione europea e la Nato, in particolare in merito alla mobilità militare, la cyber-sicurezza, le minacce ibride, la lotta al terrorismo, la sicurezza e il ruolo delle donne.
L’Italia, ha detto il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte arrivando al vertice, è al summit Nato “per confermare la sua fedeltà all’Alleanza”, e per chiedere che venga rafforzato il fronte sud. “E’ interesse dell’Italia rafforzare il fronte sud e in questa prospettiva l’Hub di Napoli è un passaggio molto importante”. “Questo vertice – ha aggiunto Conte – serve a prendere atto dei passi fatti per l’allargamento a Est dell’alleanza, ma anche per ribadire l’interesse dell’Italia e degli italiani a rafforzare il fronte Sud” del Patto, ha detto Conte. “L’hub che verrà sviluppato a Napoli è un passaggio molto importante perché significa rafforzare il presidio sul fronte Sud, dove le minacce per il terrorismo sono molto importanti e significative” “per i foreign fighters che potrebbero arrivare”.