Bruxelles – “Fare meno in modo più efficiente”. E’ l’ambizione del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ha messo su una task force per studiare la questione e che oggi gli ha presentato la sua relazione finale sulla “sussidiarietà e la proporzionalità”.
Juncker aveva posto tre quesiti, nel novembre 2017, quando istituì il gruppo: come migliorare l’applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità all’interno delle istituzioni dell’Ue; come migliorare la partecipazione delle autorità regionali e locali e dei parlamenti nazionali alla definizione e attuazione delle politiche dell’Ue; e se esistano settori nei quali le competenze potrebbero essere progressivamente riattribuite agli Stati membri.
Come Juncker stesso ha spiegato oggi, il suo obiettivo è che “la nostra Unione sia maggiormente incentrata sulle cose che contano per i cittadini. Perciò questa Commissione ha cercato di svolgere un ruolo primario nelle grandi questioni e secondario in quelle piccole”. Insomma, un’Ue che “intervenga solo quando apporta valore aggiunto”.
Per il presidente della Commissione “la nostra Unione non si può costruire senza la partecipazione attiva e paritaria delle autorità locali, delle istituzioni dell’Ue e di ogni livello intermedio di governo. Nel mio discorso sullo stato dell’Unione di settembre presenterò conclusioni a questo riguardo. Mi auguro che i leader delle altre istituzioni e le autorità nazionali saranno al mio fianco quando si tratterà di mettere queste riflessioni al centro del lavoro futuro della nostra Unione”.
I membri della task force hanno spiegato che il loro lavoro ha puntato “a nuove modalità operative che diano maggiore voce alle autorità locali, regionali e nazionali nella definizione delle politiche dell’Ue, per migliorare la legislazione e renderla più efficace. Ciò implica il pieno rispetto dei ruoli delle diverse istituzioni dell’Ue, delle autorità nazionali, regionali e locali e dei parlamenti nazionali”
La proposta operativa è dunque per “un nuovo approccio di ‘sussidiarietà attiva’, che garantirà il valore aggiunto della legislazione dell’Ue a vantaggio dei cittadini, e determinerà una maggiore titolarità delle decisioni dell’Unione negli Stati membri. Il presidente Juncker ci ha garantito che lavorerà con le altre istituzioni per portare avanti le nostre raccomandazioni”.
La task force ha concluso che sono necessarie nuove modalità operative nell’ambito della sussidiarietà e della proporzionalità per consentire alle autorità locali e regionali e ai parlamenti nazionali di dare un contributo più efficace alla definizione delle politiche dell’Ue e all’elaborazione della nuova normativa. La nuova impostazione proposta prevede la valutazione più coerente della sussidiarietà e della proporzionalità da parte di tutti i livelli di governo, sulla base di una “griglia-tipo” – simile a un elenco di controllo per sussidiarietà e proporzionalità.
La task force raccomanda inoltre di applicare in modo flessibile il termine di otto settimane che i parlamenti nazionali hanno per presentare i loro pareri su progetti di atti legislativi dell’Ue, e propone di prendere in considerazione la possibilità di aumentarlo a dodici settimane. Infine, la task force raccomanda che le tre istituzioni dell’Ue concordino un programma pluriennale mirato, che promuova il riequilibrio dell’attività dell’Unione in alcuni settori a favore dell’attuazione più efficace della normativa vigente piuttosto che della preparazione di nuovi atti legislativi. Questo approccio si fonda sull’introduzione, da parte della Commissione Juncker, di programmi di lavoro della Commissione molto più mirati e di dichiarazioni annuali comuni delle tre istituzioni sui fascicoli prioritari da adottare entro l’anno.
La task force è convinta che la nuova impostazione debba essere applicata all’insieme della normativa vigente dell’Unione europea e a tutte le nuove iniziative politiche. Le parti interessate hanno rivolto alla task force una serie di suggerimenti sugli ambiti della legislazione e delle politiche dell’Ue in cui potrebbe essere avviata la revisione dei criteri di sussidiarietà e proporzionalità.
La task force si è riunita sette volte dal novembre scorso ad oggi, ed è stata presieduta dal primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. Ne hanno fatto parte tre membri del Comitato delle regioni – il presidente Karl-Heinz Lambertz (Belgio), Michael Schneider (Germania) e François Decoster (Francia) – e tre membri di parlamenti nazionali – Toomas Vitsut (Estonia), Kristian Vigenin (Bulgaria) e Reinhold Lopatka (Austria).
La conferenza sulla sussidiarietà che la presidenza austriaca dell’Ue organizzerà a Bregenz in novembre fornirà l’opportunità di approfondire la discussione sulla relazione della task force e di esaminare come portare avanti le sue raccomandazioni, alla luce del Discorso di Juncker sullo stato dell’Unione previsto per il 12 settembre 2018.