La scelta del governo italiano di chiudere i porti alle navi delle ONG che operano nel Mediterraneo, che portano migranti tra cui donne e bambini, alcuni anche in condizioni critiche, a partire dall’Aquarius, è vergognosa e indecente. Il governo, con questa decisione, ha compiuto una scelta di pura natura propagandistica sulla pelle di centinaia di persone che scappavano dalla guerra. Si tratta di un approccio semplicemente inaccettabile: la tutela della vita umana deve sempre avere la priorità e il salvataggio delle persone in mare, oltre a rappresentare un principio fondamentale del diritto marittimo, è un atto umanamente necessario.
L’Unione Europea e i suoi governi hanno una responsabilità significativa nella situazione di imbarbarimento cui si è arrivati. L’Italia e gli altri paesi di primo approdo sono infatti stati lasciati da soli a gestire i flussi migratori e l’arrivo di migliaia di richiedenti asilo. La gestione dei richiedenti asilo nell’Unione Europea è disciplinata oggi dal cosiddetto Trattato di Dublino, che impone che la richiesta di asilo sia inoltrata al paese di prima accoglienza. È assolutamente necessario ed urgente pertanto rivedere il Trattato, prevedendo una proporzionale ripartizione dei richiedenti asilo tra gli Stati membri, tenendo conto anche delle preferenze dei richiedenti e degli eventuali ricongiungimenti familiari. Il governo italiano, invece che impegnarsi in azioni inumane basate su ragioni meramente propagandistiche, dovrebbe sostenere con forza le proposte del Parlamento di modifica del Trattato di Dublino, che consentirebbero questi necessari cambiamenti e cui finora il governo si è pregiudizialmente opposto. È fondamentale inoltre che si aprano al più presto corridoi umanitari sicuri per coloro che scappano dalla guerra, in modo che essi non debbano più affrontare viaggi pericolosissimi rischiando la loro vita, e che siano previsti finanziamenti adeguati da parte dell’Unione Europea per assicurare l’integrazione positiva dei migranti nei paesi che li accolgono.
Questi sono solo alcuni dei passi avanti necessari per creare finalmente una politica europea efficace e solidale sull’immigrazione, che sappia finalmente fornire una risposta all’altezza della situazione. In questo senso si dovrebbero impegnare i leader europei, a partire dal governo italiano. Le parole di Macron, che ha definito il comportamento dell’Italia “cinico e irresponsabile”, risultano essere invece del tutto ipocrite perché seguono e sono accompagnate da atti inumani ed egoisti da parte delle autorità francesi. Si tratta delle dichiarazioni del Presidente di un paese che si è reso responsabile delle vergognose condizioni di centinaia, di migliaia di migranti, tra cui bambini e donne incinte, a Bardonecchia e a Ventimiglia, cui vengono negati, non soltanto l’accesso alla Francia, ma e addirittura il soccorso in casi di rischio di vita. In Italia e in Europa dobbiamo costruire un approccio responsabile e solidale di fronte ai fenomeni migratori, il punto di partenza non possono essere né le dichiarazioni ipocrite di Macron né i comportamenti vergognosi e inumani del governo italiano.
Leggi l’intervento sul blog di Sergio Cofferati.