Bruxelles – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha vinto le elezioni in Turchia dopo aver ottenuto la vittoria assoluta nelle consultazioni presidenziali di venerdì e divenendo così, per i prossimi cinque anni, il leader di un Paese sempre più improntato all’autoritarismo. In aggiunta, anche il partito del neo-rieletto presidente, l’Akp, ha ottenuto la maggioranza alle elezioni parlamentari che si sono svolte contestualmente.
Erdogan ha ottenuto quasi il 53% dei voti scrutinati, quasi 20 punti percentuali in più rispetto al suo principale rivale, Muharrem Ince, del Partito repubblicano del popolo (Chp), che ha ottenuto il 31%. A seguito di un referendum dell’anno scorso, che ha abolito la figura del primo ministro, il prima uscente e poi ri-eletto presidente turco concentrerà nelle sue mani nuovi, enormi, poteri.
Erdogan potrà infatti nominare direttamente alte cariche pubbliche – compresi ministri e vicepresidenti – intervenire per modificare il sistema giuridico del Paese e imporre lo stato di emergenza. Con il risultato odierno, Erdogan ha quindi formalizzato la trasformazione della Turchia verso una repubblica presidenziale di stampo autoritario.
Ince, dal canto suo, ha accettato il risultato, (pur avendo contestato in un primo momento la liceità dello stesso), notando però come la Turchia stia entrando in un pericoloso momento storico dove c’è una sola persona sola al comando del Paese.
I risultati definitivi delle elezioni verranno annunciati venerdì prossimo. I sondaggi erano incerti, dal momento che, sebbene Erdogan potesse contare su un forte consenso popolare per la solidità dell’economia turca e i forti investimenti in sanità, infrastrutture e istruzione messi in atto, gravava su di lui l’ombra delle sue “epurazioni”, che hanno portato dietro le sbarre oltre 160 000 persone.
A mezzanotte il presidente 64enne ha dichiarato ad Ankara: “Il vincitore di questa elezione è ciascuno e tutti gli individui tra i miei 81 milioni di cittadini”.
A breve giro, sono arrivate gli auguri del presidente russo Vladimir Putin, che ha lodato la “grande autorità politica e il supporto di massa del presidente”. Anche il leader iraniano Hassan Rouhani si è congratulato col presidente turco.
Alle elezioni parlamentari l’Akp ha preso – secondo i risultati parziali – circa il 42,5 per cento dei voti, e detiene la maggioranza insieme agli alleati del partito nazionalista di estrema destra Mhp che hanno preso l’11,5 per cento. La coalizione tra i due partiti, che insieme sfiorano il 54%, è chiamata Alleanza Popolare.
Per quanto riguarda le opposizioni, Il Chp ha ottenuto il 23% dei voti, mentre il Partito democratico dei popoli (Hgp) – partito curdo di sinistra – ha superato la soglia di sbarramento del 10 per cento, raggiungendo l’11,7% dei voti. L’affluenza è stata altissima, intorno all’87%.