Bruxelles – I migranti che arrivano in Europa sono usati dai partiti della destra, dai nazionalisti, come “cortina fumogena” per nascondere i veri problemi sociali dei cittadini e l’incapacità di queste forze politiche di dare risposte alle reali sfide che si trovano davanti. Non ha dubbi Ska Keller, la co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, sulle ragioni per le quali il tema dei migranti, dei rifugiati, sia stato posto in vetta all’agenda delle urgenze dalle forze di destra, di centro destra e nazionaliste che sono al governo in Europa.
“E’ usata come cortina di fumo per coprire altri temi, come quelli sociali, che sono molto più urgenti e reali per i cittadini”, dice Keller, che denuncia anche il sistema dell’informazione, “che in televisione, sui giornali, è piena di servizi e dibattiti sugli immigrati, che invece, stando alle cifre, non sono un problema delle dimensioni che si raccontano”. Insomma, sostiene la leader verde, “le migrazioni sono un tema raccontato senza che ci siano cause e sostanza che corrispondono alla realtà del fenomeno”.
Gli ultimi dati di Frontex, l’Agenzia europea per le frontiere, dicono che nel mese di maggio scorso, sono stati accertati in tutta l’Ue 12.100 attraversamenti irregolari delle frontiere, il 56% in meno rispetto a maggio 2017. Nei primi cinque mesi del 2018 il numero totale di valichi irregolari di frontiera ammontano a 43.200, con un calo del 46% rispetto al 2017, principalmente dovuto alla minore pressione migratoria nella rotta del Mediterraneo centrale, quella che porta in Italia.
Secondo l’altro co-presidente dei Verdi Philippe Lamberts “è molto più facile indicare i migranti come colpevoli di tutto quando non sei capace di risolvere i problemi reali che affronta il tuo Paese e che toccano i tuoi concittadini”. Secondo il politico belga, “coltivare la paura è la cosa più facile da fare in politica quando non hai molto talento”.
La co-presidente del partito dei Verdi europei, l’italiana Monica Frassoni, sottolinea anche lei
che “la vera minaccia per l’Italia non sono i migranti o i Rom, ma la corruzione, l’evasione fiscale, i monopoli infrastrutturali, un’economia ancora fossile”. Secondo Frassoni una soluzione c’è: “la ricetta non è il sovranismo leghista-orbaniano, ma una nuova forza politica europeista ecologista che sappia rispondere alle vere sfide della nostra epoca”.
I verdi ne hanno anche per gli ultimi progetti all’esame di capi di Stato e di governo europei. Secondo Keller la proposta di creare delle ‘piattaforme regionali’, probabilmente in Nord Africa o in altri Paesi non dell’unione è molto pericolosa. “Sarebbero campi lontani da tutto, senza volontari che possano occuparsi dell’accoglienza, senza avvocati che possano tutelare i diritti delle persone, senza nessuno che racconti cosa succede”. Poi, si domanda: “Come e chi si occuperebbe di rimandare indietro, e dove, coloro per i quali si stabilisce che non c’è il diritto alla protezione’”.
Lamberts attacca direttamente il presidente francese Emmanuel Macron, “perché è oltraggioso quando attacca ‘l’inumanità’ dell’Italia: lui cosa sta facendo di diverso? Come tratta i migranti? Fa lo stesso”.