Bruxelles – “L’Irlanda intende fare la sua parte per contribuire a una soluzione europea alle questioni migratorie che deve essere basata su partenariati con i Paesi di provenienza dei migranti, condivisione delle responsabilità tra i Paesi membri Ue e rafforzamento delle frontiere esterne dell’Unione”. Lo ha detto oggi a Dublino il Primo ministro irlandese Leo Varadkar nella conferenza stampa congiunta con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker.
“Sono grato a Barnier e Junker per il riguardo e la solidarietà che hanno dimostrato nei confronti dell’Irlanda durante le negoziazioni Brexit”, ha proseguito Varadkar, “nonostante ci sia ancora tanto da fare per risolvere la questione del confine irlandese, dobbiamo intensificare i nostri sforzi per rispettare la scadenza fissata ad ottobre per la questione irlandese e rimaniamo ottimisti e ambiziosi riguardo al futuro della nostra Ue”.
“Vogliamo che la premier Theresa May rispetti le sue promesse per quanto riguarda i termini del backstop come una parte fondamentale dell’accordo negoziale tra l’Ue e il Regno Unito sulla Brexit”, ha aggiunto il premier di Dublino. “Noi irlandesi ci sentiamo parte integrante dell’Ue e per questo consideriamo il backstop come l’elemento più importante del futuro accordo Brexit”, ha concluso Varadkar.
Secondo il presidente della Commissione “la questione del confine irlandese non riguarda limitatamente l’Irlanda e il Regno Unito, bensì l’Ue nella sua interezza e il Regno Unito”. “Voglio mettere in chiaro che l’Irlanda non è e non sarà mai lasciata da sola dall’Europa, ma non sta solo a noi fare passi in avanti nei negoziati Brexit”.
“Anche il Regno Unito”, ha proseguito Junker, “la cui premier Theresa May è un partner negoziale affidabile, deve impegnarsi per compiere passi avanti”. Il presidente della Commissione, che oggi ha ricevuto un dottorato onorario dall’Università di Dublino, ha anche dichiarato che “questo non è il momento per soluzioni nazionali e unilaterali sulle politiche di migrazione, ma è l’ora di definire un approccio europeo comune sui migranti, e infatti uno dei punti principali nell’agenda del Consiglio europeo della prossima settimana sarà proprio la questione migratoria”.