Bruxelles – Cosa succede in Europa? La Polonia torna a essere uno Stato satellite della Russia, come ai tempi della guerra fredda. Colpa di una gaffe di Frans Timmermans, il primo vicepresidente della Commissione, che ha situato la sede del governo polacco a Mosca. Un errore, per cui Timmermans si è scusato, consumato in Aula del Parlamento europeo, durante il dibattito sul rispetto dello Stato di diritto in Polonia, motivo di tensioni tra Commissione europea a la repubblica dell’est.
Timmermans fa il punto della situazione davanti ai parlamentari europei, spiega che si sta facendo pressione sul governo dello Stato membro per modificare le misure fonte di preoccupazione, e che l’attività di dialogo va avanti. Quindi lo scivolone. “Lunedì sarò a Mosca per continuare nei colloqui con il governo polacco”.
Dall’Aula si alzano più voci per ricordare che la capitale della Polonia è Varsavia, e allora Timmermans si rende conto della gaffe. “E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere. E’ un errore incredibile. Chiedo scusa”.
L’errore di Timmermans non è proprio banale. La storia della Polonia è all’insegna del controllo sovietico, con Mosca che dal secondo dopo guerra fino agli inizi degli anni Novanta ha esercitato un’influenza diretta e costante sul Paese oggi nell’Ue. Non solo. Le tensioni tra Polonia e Russia si sono acuite nel 2010, quando l’aereo militare polacco con a bordo l’allora presidente della Polonia, Lech Kaczyński, si è schiantato a Smolensk, in Russia.