Bruxelles – Il capo negoziatore dell’Ue per la Brexit Michel Barnier ha detto che ‘backstop’ deve significare ‘backstop’, ossia una soluzione di garanzia che eviti il ritorno a un confine duro tra Irlanda e Irlanda del Nord. “Ho apprezzato la pubblicazione del testo scritto sulla proposta di backstop da parte del governo britannico e l’ho esaminata oggettivamente e senza pregiudizi” ha dichiarato Barnier, “ma ritengo sollevi più interrogativi che risposte”.
“La proposta di backstop del Regno Unito non fa riferimento né alla protezione delle indicazioni geografiche, fondamentali per consumatori e produttori, né agli allineamenti normativi relativi a politiche ambientali, beni commerciali ed agricoltura”, ha proseguito il capo negoziatore dell’Ue.
“Ribadisco che il backstop proposto da Londra non costituisce una soluzione praticabile per evitare il confine duro con il Nord Irlanda e non è compatibile con l’integrità del mercato unico e dell’unione doganale”, ha anche affermato il capo negoziatore Ue, “quindi chiedo al governo britannico di essere pragmatico”.
“Inoltre, non accetto le intimidazioni da parte di alcuni partiti britannici, quando attribuiscono a noi la responsabilità delle loro decisioni”. “Backstop deve significare backstop”, ha sentenziato Barnier, “cioè garantire sicurezza fino a che non troveremo una soluzione ottimale su frontiere, cooperazione tra Nord e Sud e accordo commerciale, senza un accesso ‘à la carte’ al mercato unico”. Le cui 4 libertà di movimento, per persone, merci, servizi e capitali, ha precisato poi su twitter, sono “indivisibili”.
To avoid any confusion between the EU backstop & the UK customs paper: I reiterate that our backstop cannot apply to whole UK. 4 freedoms are indivisible. This is not a rejection of the UK customs paper on which discussions continue. #Brexit
— Michel Barnier (@MichelBarnier) June 8, 2018
“Il 23 marzo è vicino, quindi cercheremo di trovare una soluzione sulle questioni del divorzio tra Ue e Regno Unito nelle prossime due settimane, prima del prossimo Consiglio europeo”, ha annunciato il francese. “Il backstop presentato da noi”, ha aggiunto, “è pragmatico e ottimale per tutti, ma è applicabile solo a Irlanda e Nord Irlanda che, a differenza del resto del Regno Unito, rimarranno nell’unione doganale”. “La nostra proposta di permanenza nell’unione doganale per il Nord Irlanda”, ha aggiunto Barnier, “è eccezionale e finalizzata ad evitare il confine duro” tra le due Irlande.
“A volte troviamo che subentri un po’ di nostalgia, nel governo britannico, per la membership nell’Ue”, ha aggiunto ironicamente Barnier, “ma come noi rispettiamo i nostri paletti, anche loro devono assumersi la responsabilità delle proprie scelte”. “Peraltro il Regno Unito è stato fin da principio uno dei promotori del mercato unico in Europa, quindi sono perfettamente in grado di trovare la soluzione migliore per la loro posizione nel mercato”, ha affermato il capo negoziatore dell’Ue.
“Sulle condizioni di separazione, l’Ue e il Regno Unito divergono”, ha detto Barnier, “ma concordo con la cancelliera tedesca Angela Merkel quando dice che il futuro dell’Ue è più importante della Brexit”. “Certamente negozieremo una futura favorevole partnership economica e commerciale e una strategica su politica estera e di sicurezza e cooperazione giudiziaria con il Regno Unito, ma solo dopo il 23 marzo prossimo, quando il Regno Unito diventerà un paese terzo”.