Roma – “La riforma del Regolamento di Dublino sull’asilo e la questione della crescita e dello sviluppo”: sono queste le “priorità” che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottolineato ai presidenti della Commissione europea, Jean Claude Juncker, e del Consiglio europeo, Donald Tusk. A margine del Vertice G7 in corso in Canada, l’inquilino di Palazzo Chigi ha espresso la “posizione di totale insoddisfazione dell’Italia per le propose che si sono attualmente discusse” a proposito delle modifiche al sistema di asilo. “Se volgiamo quest’idea di un’Europa forte, come tutti declamiamo a voce, dobbiamo tradurla e applicarla anche quando occorre mostrare solidarietà”, ha indicato il premier riferendosi all’indisponibilità di alcuni Paesi membri ad accettare meccanismi redistributivi dei rifugiati.
Dopo l’incontro, Juncker, ha parlato di un buon colloquio con Conte. Sottolineando che “l’Italia ha un ruolo fondamentale in Europa”, ha annunciato che rivedrà il premier italiano prima del Vertice europeo di fine giugno, per discutere “di immigrazione e di budget europeo”. Anche Tusk ha riferito di un “bilaterale amichevole”, dal quale non sono emerse divergenze tra l’Italia e l’Ue. Poi si è detto “convinto che i Paesi europei del G7 avranno la stessa posizione” anche sulla Russia. A preoccuparlo, invece è il fatto che “l’ordine mondiale basato sulle regole sia sfidato dal suo principale architetto e garante: gli Stati uniti”.
Conte, rispondendo ai giornalisti prima di entrare alla riunione dei 7 leader dei Paesi più industrializzati, ha affrontato anche il tema caldo del protezionismo commerciale che sarà sul tavolo. Ha constatato che “sui dazi c’è molta conflittualità” e dichiarato di voler “valutare le varie posizioni”. “Com’è nelle nostre corde saremo portatori di una posizione moderata”, ha annunciato.
Riguardo alle sanzioni contro la Russia e i rapporti con l’Alleanza atlantica, il capo dell’esecutivo italiano ha ribadito che “siamo collocati confortevolmente e tradizionalmente nella Nato”, e che “non è in discussione assolutamente la collocazione internazionale dell’Italia”. Tuttavia, ha aggiunto, “sulle sanzioni siamo per il dialogo e, soprattutto, siamo sempre molto attenti a che non impattino negativamente sulla società civile russa”. Infine, sull’ipotesi di reintegrare Mosca tra i grandi della Terra, “l’Italia è sempre stata fautrice della considerazione della Russia in ambito del G8”, ha concluso Conte.