Bruxelles – “La politica economica del presidente degli Stati uniti avrà effetti negativi sul resto del mondo e sugli Usa stessi”. E’ ciò che sostengono la maggior parte degli esperti economisti interpellati dal Centro per gli studi economici dell’Ifo (Institute for economic research) di Monaco di Baviera sulle politiche tariffarie e di sgravi fiscali intraprese dall’amministrazione Trump (qui il report in inglese).
Nello specifico, 913 economisti di 120 paesi ritengono che le politiche trumpiane in materia tariffaria e fiscale avranno un impatto negativo sul resto del mondo. Il 78% degli studiosi intervistati sostiene che le tariffe statunitensi potrebbero esercitare un’influenza negativa sui loro rispettivi Paesi, mentre una netta maggoranza (66%) ha anche affermato che questa politica commerciale potrebbe essere svantaggiosa per gli Usa stessi.
Sempre secondo gli esperti, potrebbero essere le economie emergenti asiatiche, i Paesi sviluppati extra-Ue i grandi sconfitti, insieme con gli Sati uniti, delle politiche tariffarie di Trump. L’impatto sugli stati membri dell’Unione europea dovrebbe invece essere inferiore. Gli economisti di paesi con forti legami economici con gli Stati uniti tendono ad essere più preoccupati riguardo alle conseguenze sfavorevoli delle politiche di tagli fiscali.
La soluzione raccomandata dal 68% degli economisti consultati dall’Ifo è l’espansione della cooperazione commerciale con altri Paesi. Il 21% degli esperti ritiene che la non reazione costituisca la risposta ottimale alle tarriffe Usa, e ancora il 2,2% consiglia di imporre restrizioni commerciali agli Stati uniti.