Roma – I nonni hanno il diritto di passare del tempo con i propri nipoti, anche quando i genitori dei bimbi sono separati.
Lo ha ribadito oggi la Corte di giustizia dell’Unione europea in una complessa causa nella quale ha constatato anzitutto, che la nozione di “diritto di visita” ai sensi del regolamento Bruxelles II bis “deve essere interpretata in modo autonomo”. Dopo aver ricordato che questo regolamento riguarda tutte le decisioni in materia di responsabilità genitoriale e che il diritto di visita è considerato come una priorità, la Corte rileva che il legislatore dell’Unione ha scelto di non limitare il numero di persone possibili titolari della responsabilità genitoriale o di un diritto di visita.
Così, secondo la Corte, la nozione di “diritto di visita” comprende non soltanto il diritto di visita dei genitori nei confronti del loro figlio minore, ma “anche quello di altre persone con le quali è importante che tale minore intrattenga relazioni personali, segnatamente i suoi nonni”.
La Corte precisa anche che, al fine di evitare l’adozione di misure confliggenti da parte di giudici differenti e nell’interesse superiore del minore, uno stesso giudice deve statuire sui diritti di visita, in linea di principio quello della residenza abituale del minore.