Roma – Se in Italia il “contratto di governo” tra M5s e Lega appare naufragato – salvo improbabili miracoli dell’ultim’ora – a Strasburgo ne viene proposto un altro di segno decisamente opposto. A chiedere “un contratto contro il populismo galoppante che possiamo vedere in Europa e in tutti i Paesi” membri è Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, intervenendo in Assemblea plenaria all’Europarlamento di Strasburgo.
“Entro un anno gli europei avranno votato per un nuovo Parlamento europeo, di cui nessuno conosce la composizione che avrà e che sarà differente da quella attuale”, sottolinea il capo dell’esecutivo comunitario. Legge evidentemente la possibilità di una avanzata delle forze euro-scettiche e ritiene che il fenomeno riguardi un po’ tutti gli Stati membri “incluso il mio”, dice il lussemburghese in riferimento al Granducato. È una situazione “che mi fa nutrire inquietudine”, confessa, e per questo vorrebbe “che tutti noi ci impegnassimo” contro le formazioni che definisce populiste.