Bruxelles – Due poliziotte e un giovane di 22 anni sono rimasti uccisi, mentre altri due membri delle forze dell’ordine sono stati feriti da un uomo in permesso di uscita dal carcere il 29 maggio a Liegi.
L’autore del massacro, un uomo di 36 anni di nome Benjamin Herman, è stato ucciso subito dopo.
Attorno alle 10:30 del mattino di martedì, l’assassino ha prima pugnalato le agenti presso il Café des Augustins in centro città, per poi rubare loro le armi e aprire il fuoco.
In seguito, l’uomo ha ucciso il giovane ventiduenne che passava di lì in automobile ed è fuggito, rifugiandosi nel liceo Athenaeum Léonie de Waha e prendendo in ostaggio un dipendente.
Dopodiché, è uscito dall’edificio sparando sulla polizia e ferendo i due agenti, prima di venire freddato dalle forze dell’ordine.
La donna che è stata presa in ostaggio non ha riportato lesioni gravi. Sul caso sta indagando il procuratore federale e si indaga anche per presunta matrice terroristica.
Da quanto si vede in un un video amatoriale infatti, l’autore del delitto avrebbe gridato “Allahu Akbar” al momento dei fatti.
“L’obiettivo dell’assassino era di prendersela con la polizia”, secondo quanto dichiarato dal capo della polizia di Liegi Christian Beaupere durante la conferenza stampa.
Secondo Beaupere, è evidente che l’assassino mirasse alle forze dell’ordine perché “si nascondeva dietro i due agenti” e “mirava allo stato del Belgio “.
Il capo del corpo della Polizia ha anche sottolineato il coraggio esemplare degli agenti che hanno partecipato all’intervento.
“Quattro poliziotti sono stati feriti e trasportati all’ospedale. Uno di loro ha già lasciato l’ospedale mentre un altro è stato gravemente colpito a livello dell’arteria femorale” ha aggiunto Beaupere.
Le due poliziotte uccise avevano “rispettivamente 45 e 53 anni”, ha fatto sapere Beaupere, aggiungendo che “la seconda – delle due – aveva dei gemelli di 13 anni già orfani del padre, mentre la prima un ragazzo di 25 anni”.
La vittima di 22 anni, invece, era un allievo della sezione pedagogica della Haute Ecole di Liegi e studiava per diventare insegnante.
L’autore del delitto, originario di Rochefort, aveva 36 anni (era nato nel 1982). Era ben noto alla polizia per furto, danni alla proprietà pubblica e piccoli traffici di droga. Era un soggetto violento e, tra le altre cose, era stato condannato per traffico di droga.
Il Ministro della Giustizia Koen Geens ha spiegato che l’assassino stava beneficiando di un congedo di due giorni dal carcere come preparazione del suo reinserimento in vista della sua prevista liberazione nel 2020. Il congedo era il quattordicesimo.
Durante la conferenza stampa del pomeriggio, il Governatore in carica Catherine Delcourt ha espresso “un’emozione fortissima e profondo sgomento per questi tragici eventi”.
Anche Willy Demeyer, il Borgomastro di Liegi ha parlato, spiegando che “la scuola Léonie de Waha, presso la quale l’autore si è rifugiato per qualche tempo, sarà chiusa domani e forse dopodomani”.
Il Primo Ministro belga Charles Michel ha espresso le sue condoglianze e “tutto il supporto per le vittime e i loro cari”.
“Stiamo monitorando la situazione con i servizi di sicurezza e il centro di crisi”, ha aggiunto Michel.
Demeyer ha dichiarato che oltre alla chiusura della scuola, domani le bandiere saranno a mezz’asta sul municipio e sugli edifici comunali di Liegi. Inoltre verrà osservato un minuto di silenzio.