Bruxelles – Alla fine, quello che molti pensano e che più di qualcuno teme viene detto in modo chiaro: l’Italia rischia di essere un nuova Grecia. Il monito arriva da uno Stato membro piccolo, Malta, che si assume la responsabilità di rompere il silenzio che altri hanno saputo fin qui mantenere. Il ministro delle Finanze dell’isola, Edward Scicluna, attende il nuovo esecutivo nazionale. “E’ certamente un politica dirompente” quella che si preannuncia. “Dobbiamo vedere chi sono i protagonisti e se hanno proposte concrete per fare le riforme e riportare la crescita. Se è solo una questione di chiedere in prestito e spendere, allora si tratterà di una ripetizione della Grecia”.
Malta, Paese a guida socialista e fino alle scorse elezioni alleato dell’Italia del governo Gentiloni, usa i toni più duri tra quelli utilizzati dai ministri economici dell’area Euro. L’Eurogruppo non aveva ufficialmente questioni italiane da dover affrontare, ma l’attualità finisce giocoforza per tenere banco. La Finlandia guarda con timore la Penisola. “Ho delle preoccupazioni, ma voglio avere fiducia negli italiani”, dice il ministro Petteri Orpo. “Spero che il nuovo governo italiano rispetti le regole di bilancio e non tenga in ostaggio l’Eurozona per via delle promesse pre-elettorali”, dice lo slovacco Peter Kazimir.
I Paesi Bassi ribadiscono la la necessità della via del rigore, segno che ad Amsterdam non si fidano troppo di M5S e Lega. “Quello che desidero dagli italiani è un governo che crei crescita economica, che riesca a far approvare le riforme e che venga rispetti la disciplina di bilancio”, dice l’olandese Wopke Hoekstra. L’irlandese Paschal Donohoe si limita a ricordare che “gli interessi dell’economia dell’Irlanda sono legati alla stabilità dell’Eurozona”. Chi deve capire capisca.
L’Italia porta a casa fiducia della presidenza dell’Eurogruppo e dei grandi Paesi. Mario Centeno, presidente dell’organismo che riunisce i Paesi Ue con la moneta unica, dice che “non ci sono problemi” con l’Italia. Francia, Germania, Spagna spendono parole di apprezzamento per le dichiarazioni di Giuseppe Conte. I ministri economici di questi tre Paesi ripetono tutti che sono “un buon segno”, “un segnale positivo”, che contribuisce a fornire le rassicurazioni che si cercano. Ovviamente “giudicheremo sulle azioni”, sottolinea il francese Bruno Le Maire, ma, scandisce il tedesco Olaf Scholz, “dobbiamo avere fiducia nel nuovo governo, specialmente ora che hanno dimostrato la loro volontà di rispettare le regole dell’Ue”. A Malta fiducia non ne hanno, anzi. A domanda Scicluna risponde. L’Italia può diventare la nuova Grecia? “Vedremo…”