Bruxelles – Mentre Lega e Cinque Stelle presentano il loro contratto di governo in trenta punti, che sarà sottoposto alla base di entrambi i movimenti, e lo spread sale – ha chiuso la settimana sopra i 164 punti – la situazione politica dell’Italia preoccupa all’estero. Forse più che in Patria, a leggere la stampa internazionale.
I toni allarmistici provengono – per ragioni diverse – soprattutto dai media dei Paesi europei, come la Germania, che ha particolarmente a cuore la stabilità dell’Eurozona e mette l’accento soprattutto sulle ripercussioni finanziarie che le scelte della coalizione potrebbero comportare.
“I problemi della terza economia dell’eurozona peggioreranno solamente” e “i mercati finanziari sono già nervosi”, scrive oggi Deutsche Welle. L’Italia “non può permetterselo” dato il suo debito pubblico di 2,3 triliardi di euro, – 132% del Pil – superato solo dalla Grecia”, ha aggiunto il quotidiano tedesco.
Decisamente meno allarmato la testata francese Le Monde, che analizzando i contenuti del programma di governo ha sottolinea: “Nessuna uscita dall’euro”. Nonostante Il “contratto di governo” richieda “una revisione delle regole di governance europea e ponga le basi per uno scontro con i partner europei”, esso “non chiede di escludere dal calcolo del debito i rimborsi di obbligazioni effettuate da Banca centrale europea (Bce)”, tranquillizza il quotidiano. “Il programma sta decisamente voltando le spalle all’austerità e scommette su una politica di crescita per ridurre il colossale debito pubblico italiano”, aggiunge Le Monde.
Anche per il giornale finanziario britannico per eccellenza, il Financial Times, la preoccupazione non è particolarmente elevata. Si parla della flat tax e delle riforme pensionistiche, con un accento sul “ritiro delle sanzioni a Mosca”. Un tema sensibile per il Regno Unito, soprattutto dopo le tensioni per l’avvelenamento dell’ex spia russa Sergej Skripal.
Da latitudini opposte – un tempo si sarebbe detto oltrecortina – la maggiore rilevanza viene data alla medesima questione, anche se con un tono di segno nettamente opposto. Russia Today fa notare come prima cosa che “un rappresentante M5S ha confermato” alla testata “che il movimento anti-establishment M5S e l’euroscettica Lega Nord hanno spinto per la rimozione delle sanzioni anti-russe nel loro progetto di accordo di coalizione”.
Dall’Irish Times di Dublino, invece, proviene preoccupazione sopratto per l’euro, che “è al suo quinto calo settimanale consecutivo rispetto al dollaro” in quanto “l’incertezza politica in Italia ha continuato a preoccupare gli investitori”. Come l’Italia, l’Irlanda non possiede una grande quantità di materie prime, e un deprezzamento dell’euro costituisce un problema per le importazioni.
Nell’osservare la percezione dei media stranieri verso la situazione politica italiana va considerata comunque la specificità nazionale del Paese in questione, che inevitabilmente pone la questione in un’ottica legata al proprio interesse. Inoltre, bisogna ricordare che, come è ovvio che sia, difficilmente si è in grado, dall’estero, di giudicare sfumature e implicazioni reali di una situazione politica complicata – nel quadro di un più ampio sistema politico estremamente complesso – e la tentazione verso il pregiudizio e la semplificazione può essere molto forte.