Bruxelles – Rinvigorire l’anima verde della politica italiana mettendo al centro la sostenibilità ma senza una linea politica definita. Senza o con – ma in ogni caso a prescindere – dai Verdi italiani.
Così Marco Affronte, europarlamentare del gruppo dei Verdi, fuoriuscito dai Cinque Stelle e adesso indipendente, intende lanciare la sua “adunata per la sostenibilità” – una sorta di “chiamata alle armi” – per chi condivide le linee di principio legate alla sostenibilità e per mettere insieme nuove idee.
E cercherà di farlo a Bologna, il 27 maggio, con un team di oratori provenienti dalle istituzioni europee ma anche dal mondo dell’ecologia e da quello della comunicazione.
L’obiettivo è soprattutto quello di verificare “se c’è la volontà adesso per capire che tipo di risposta abbiamo per sapere se c’è spazio per fare qualcosa” e se si può “partire con un progetto politico”, ha detto Affronte incontrando alcuni giornalisti al Parlamento europeo.
Bisogna capire, ha spiegato l’eurodeputato dei Verdi, se “in Italia ci sia la richiesta, la necessità di qualcosa di questo tipo per confluire in una forza politica nuova”.
Il tutto parte dalla constatazione, ha spiegato Affronte, che alcune tematiche “sono scomparse” dalla politica, e cioè “non solo l’ambiente ma anche una diversa idea di sostenibilità, anche socioeconomica” contro una visione della “crescita vista come paradigma assoluto”.
Non è chiaro quale dovrebbe essere la collocazione del rispetto ai Verdi italiani. “Non ho voluto nessuno dei Verdi” alla conferenza, ha dichiarato Affronte, “perché non è un riciclaggio, vogliamo essere un’alternativa ai Verdi, ritengo che ci sia la possibilità di fare qualcosa di alternativo, loro hanno una importante discussione interna” e “si limitano un “approccio del tipo coltiviamo l’orticello così com’è”.
Ma quale sarà il rapporto coi Verdi, alla fine, ha spiegato Affronte, “lo vedremo dopo partiamo con la nostra idea”.
Non c’è molta chiarezza, tuttavia, nemmeno in merito a quale sarà la linea da adottare, né il programma. Il tutto ruota attorno ai 17 obiettivi per la sostenibilità indicati dalle Nazioni Unite nel 2015 per lo “Sviluppo Sostenibile” globale.
Tra gli obiettivi proposti dal Palazzo di Vetro vi sono quelli di sconfiggere la fame, la parità di genere, la buona salute e una serie di punti legati all’ambiente e alla lotta contro il cambiamento climatico.
“Secondo me non dobbiamo inventarci la ruota”, ha precisato Affronte, “ma il percorso da seguire c’è, ci sono già gli obiettivi della sostenibilità – delle Nazioni Unite – che coprono tutto non solo ambiente, ma anche il sociale, come l’inclusione e anche altre tematiche del domani tipo acqua potabile”.
La struttura della conferenza riflette il desiderio di apertura e la volontà di partorire nuove idee. Oltre all’eurodeputato, interverranno Vula Tsetsi, Segretario generale dei Verdi al Parlamento europeo, che farà un “quadro aull’ecologismo in Europa”, e il diplomatico italiano Grammenos Mastrojeni, autore del libro “Effetto Guerra Effetto Serra”
“Poi c’è un comunicatore” ha aggiunto Affronte, uno speaker “che dica come entrare in questo dibattito politico che funziona per slogan o attacchi ad personam” come si è visto nell’ultima campagna elettorale “per dire in che modo bisogna comunicare”, perchè c’è bisogno di sapere “come comunicare”.
La conferenza è aperta a tutti, ai Verdi come a altri, società civile, Ong, e anche il dibattito, che caratterizzerà la seconda parte dell’incontro, sarà parte del banco di prova per capire se c’è spazio e volontà di creare qualcosa di nuovo, ha concluso il parlamentare europeo.
Se dovesse andare in porto, ha concluso Affronte il progetto necessiterebbe comunque di almeno “un anno” per lavorarci su, e “tra un anno ci sono le elezioni europee” ma non è “detto che dovremo concorrere per le elezioni in tempi brevi”.