Bruxelles – L’Università dell’Europa centrale (Ceu), l’università sostenuta dal miliardario George Soros, come ha già fatto la Opoen Fountations è pronta a spostare la sua base operativa fuori dall’Ungheria se il governo di Viktor Orbán non firmerà presto un accordo per regolarizzare il suo status.
“Non possiamo entrare in un altro anno accademico come questo. Siamo tenendo, ma non durerà molto più a lungo”, ha detto Michael Ignatieff, rettore del Ceu ed ex politico liberale nel suo nativo Canada, in un’intervista concessa al quotidiano The Guardian nel campus di Budapest.
Ignatieff ha spiegato che l’Università aveva richiesto una soluzione all’inizio del nuovo anno accademico e che, se il governo si fosse rifiutato di firmare, sarebbe stata costretta a spostare gran parte delle sue operazioni a Vienna. “Non puoi dirigere un’università in un limbo legale e non puoi avere la libertà accademica senza lo stato di diritto”, ha affermato il rettore.
L’università di Budapest è spesso vista come un bastione del liberalismo, dove migliaia di studenti provenienti da tutta l’Europa centrale e dall’ex Unione Sovietica hanno ricevuto un’istruzione di livello internazionale in inglese negli ultimi due decenni.
Orbán però difende il concetto di “democrazia illiberale” e il suo partito Fidesz ha stravinto ancora una volta le elezioni il mese scorso con una maggioranza parlamentare di due terzi su una piattaforma anti-migranti e fortemente anti-Soros.
Il nuovo Parlamento ungherese dovrebbe approvare la cosiddetta legislazione “Stop Soros” nelle prossime settimane. Il disegno di legge è mirato a fermare quella che il governo sostiene sia una campagna del finanziere americano di origine ungherese per minare il paese e promuovere l’immigrazione. I gruppi della società civile dicono che questa normativa renderà impossibile il lavoro delle Ong che si occupano di questioni migratorie.
Martedì, la Open Society Foundations di Soros ha annunciato formalmente che trasferirà a Berlino il suo ufficio di Budapest, confermando le voci che circolavano da tempo.
Quando il governo ungherese si è mosso contro la Ceu l’anno scorso, dicendo che violava la legge ungherese, ci furono proteste di massa a Budapest e l’indignazione in molte capitali europee, ma Orbán non ha ceduto.
La legge “Stop Soros” non punta direttamente alla Ceu, ma l’università è stata fondata da Soros e viene spesso indicata dai media controllati dal governo come un’istituzione politicizzata e antigovernativa. Presto diventerà chiaro se la campagna contro l’Università “è stata semplicemente un attacco politico, o parte di una vendetta che sarà condotta fino alla fine”, scrive il Guardian.