Bruxelles – Mentre l’Ungheria si trova sempre più nell’occhio del ciclone per le sue politiche anti-democratiche e anti-migranti, il neo-rieletto Primo Ministro Viktor Orban annuncia che “sicurezza” e “valori cristiani” saranno i pilastri del suo nuovo governo.
Orban, che è stato rieletto lo scorso aprile per la quarta volta (la terza consecutiva), ha parlato la mattina del 7 maggio in occasione del suo incontro con il presidente del Paese Janos Ader.
Questo tipo di retorica – tutt’altro che nuova – da parte del premier ungherese, aveva subito un’impennata durante la campagna elettorale, che si era trasformata in una sorta di crociata contro l’immigrazione dall’Africa e il Medio Oriente verso l’Europa, ed era stata accolta con un certo favore dalla popolazione del Paese.
Fidesz, il partito di Orban, detiene oggi 133 su 199 seggi del parlamento, insieme al Partito popolare democratico cristiano (Kdnp), ed è in grado di approvare qualsiasi legge, persino quelle che richiedono l’approvazione dei due terzi dei votanti.
Durante l’incontro con il capo dello Stato di lunedì, Orban ha sottolineato che la maggioranza dei due terzi del parlamento sarà al servizio di tre terzi, ovvero di tutti gli ungheresi.
Il Parlamento terrà la sua sessione iniziale l’8 maggio, nel corso della quale Orban verrà rieletto ufficialmente primo ministro.
“Il nuovo governo conterà 14 membri” ha detto Orban, specificando che essi saranno per metà politici e per l’altra metà tecnici provenienti dal settore commerciale.
“È il mio quarto mandato come primo ministro e servirò l’Ungheria fedelmente”, ha concluso il primo ministro ungherese.