Bruxelles – La saga Alitalia continua. La Commissione europea mette ancora una volta nel mirino la compagnia di bandiera e gli aiuti di Stato concessi per garantirne il salvataggio. L’Antitrust comunitario ha avviato un’indagine approfondita per valutare se il prestito ponte da 900 milioni di euro notificato dal governo Gentiloni a gennaio di quest’anno è conforme alle norme comunitarie in materia di aiuti alle imprese in difficoltà.
Non è la prima volta che Bruxelles si occupa del dossier Alitalia. Al contrario l’Ue si occupa della questione ormai da dieci anni, da quando il governo Berlusconi, nel 2008, creò Compagnia aerea italiana (Cai) per permettere il salvataggio di Alitalia. La Commissione contestò l’operazione, trascinando l’Italia davanti alla Corte di giustizia dell’Ue, che nel 2013 non condannò l’Italia. Lo stesso anno, però, l’Italia decise di coinvolgere Poste nell’operazione di salvataggio della stessa Alitalia. Anche allora si contestò un aiuto che non appariva in linea con le norme. Due anni dopo la Commissione chiuse l’indagine.
Nel frattempo il governo italiano notificò un’altra misura, vale a dire la proposta di vendita di Alitalia agli emiratini di Etihad, costringendo l’Antitrust a tornare nuovamente sulla vicenda. Il via libera arrivò, ma condizionato alla cessione di un pacchetto azionario pari a massimo il 49%. Un’operazione che non è andata a buon fine. A maggio 2017 Alitalia è stata posta sotto amministrazione straordinaria secondo il diritto fallimentare nazionale. Per garantire il finanziamento della compagnia durante il commissariamento sono stati garantiti prestiti per 600 milioni di euro, a cui se ne sono aggiunto altri 300 milioni a ottobre. Ora si chiedono lumi.
Nessun accanimento. “La Commissione ha il dovere di garantire che i prestiti concessi a società dagli Stati membri siano in linea con le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato”, sottolinea Margrethe Vestager, commissario per la Concorrenza. “Studieremo se questo è il caso di Alitalia”. L’impressione del momento, a Bruxelles, è che si sia in presenza di aiuti di Stato contrari alle regole. Se così fosse, sarebbe una brutta notizia per l’Italia e un nuovo capitolo di una storia infinita.