Berlino – L’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati tedesco (Bamf) è coinvolto, secondo NDR, Süddeutsche Zeitung e Radio Bremen, in uno scandalo di corruzione. Un alto funzionario dell’agenzia avrebbe concesso asilo in oltre 1.200 casi, sebbene le condizioni necessarie non fossero soddisfatte.
Molti dei richiedenti asilo coinvolti sono Yazidi, una minoranza religiosa curda che vive principalmente nel nord dell’Iraq e nel nord della Siria. Durante il regno del terrore del sedicente Stato islamico nel nord dell’Iraq, vennero sistematicamente perseguitati come “infedeli”.
Ancora non è chiaro se il funzionario e tre avvocati che avrebbero collaborato, abbiano guadagnato dall’affare. L’accusa parla di scambi di favori come cene e inviti. Si ipotizza anche una possibile causa umanitaria dietro al rilascio del diritto di asilo dovuta alla persecuzione degli Yazidi.