Bruxelles – La Corte di Giustizia Europea ha stabilito martedì che la Polonia non aveva il diritto di disboscare l’antica foresta Białowieża, emettendo una sentenza che potrebbe costare a Varsavia una multa a sei zeri.
La foresta Natura 2000 Puszcza Białowieska è considerata uno delle meglio conservate in Europa, e nel 2007 era stata eletta dalla Commissione europea “sito di importanza comunitaria” in virtù dei suoi habitat peculiari e della presenza di animali e uccelli da tutelare.
Tuttavia, a seguito all’innalzamento dei livello di disboscamento – e del taglio del rimboschimento – nella regione, decisi dal ministro dell’ambiente polacco Jan Szyzko nel 2016, oltre 10 mila alberi sono stati abbattuti.
Secondo Varsavia, la decisione era stata giustificata dalla necessità di limitare la diffusione di un insetto chiamato bostrico tipografo.
Con la decisione di oggi, la Corte non riconosce come valida questa necessità, e anzi accusa la Polonia di non essere stata in grado di evitare che il disboscamento comportasse “effetti pregiudizievoli duraturi per l’integrità del sito interessato”, compresi “il deterioramento o la distruzione dei siti di riproduzione o delle aree di riposo” di specie di uccelli e insetti protetti.
Secondo la legislazione Ue, se non interromperà la sua attività di disboscamento, la Polonia rischia una multa minima di oltre 4 milioni di euro.
Soddisfazione per la sentenza è stata espressa da James Thornton, amministratore delegato dello studio legale dedito a cause ambientali ClientEarth, che ha commentato: “Questa è una grande vittoria per tutti i difensori della foresta di Białowieża. Centinaia di persone erano fortemente impegnate per salvare questo unico, antico bosco da un’impensabile distruzione”.