Bruxelles – I rifiuti in circolazione in Europa sono soprattutto ‘made in UK’. Secondo i dati Eurostat diffusi oggi, (riferiti al 2015, gli ultimi disponibili) il Regno Unito è lo stato membro dell’Ue che più di ogni altro esporta rifiuti, siano essi pericolosi (tutti gli scarti tossici, esplosivi, infiammabili, corrosivi, cancerogeni…) o non pericolosi. Ben 4,6 milioni di tonnellate sono state inviate in tutta l’Ue, principalmente nei Paesi Bassi (1,6 milioni di tonnellate), in Svezia (0,8 milioni) e Germania (0,8 milioni). Nella speciale scala di misurazione costituita da sei livelli, il Regno Unito è il solo Paese membro a essere al livello 6. Dati che, in chiave Brexit, pongono non pochi interrogativi, soprattutto ai britannici. Se non si troveranno degli accordi chiari in materia, dopo l’uscita dall’Ue tali quantitativi di immondizia potrebbero rimanere sull’isola.
Non tutti i rifiuti prodotti restano nel Paese d’origine: vengono esportati in altri Stati, principalmente membri, ma non mancano casi di ‘invio’ verso Paesi terzi (il Regno Unito manda la propria immondizia anche all’Egitto, ad esempio, mentre l’Italia, tra gli altri, a Tunisia e Marocco). Un esempio chiaro di ciò è rappresentato dalle scorie nucleari, che Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia, inviano in Regno Unito e su cui, sempre in ottica Brexit, si pongono interrogativi. Oltrettutto l’Istituto di statistica europeo ricorda come oltre il 90% dei rifiuti pericolosi prodotti nell’Unione europea sia movimentato all’interno dell’Ue e ‘spedito’ in un altro Paese Ue.
Il secondo Paese per tonnellate di rifiuti ‘smistati’ all’estero è la Germania (3 milioni), seguito da Paesi Bassi (2,7 milioni) e Francia (1,7 milioni). L’Italia non fa eccezione. Secondo i dati l’Italia ha esportato nel 2015 più di un milione di tonnellate di rifiuti (1.231.422) , soprattutto in Germania (575.787 tonnellate), Austria (175.743 tonnellate), e Francia (70.187 tonnellate). Un dato che colloca il Paese ai posti più bassi di questa speciale graduatoria (livello 2 nella misurazione delle tonnellate complessiva esportate).
L’Italia, come tutti, gli scarti li riceve a sua volta. Accoglie soprattutto quelli provenienti dalla Svizzera (375.839 tonnellate) e Francia (296.187 tonnellate). Per ovvie ragioni geografiche entrano su suolo tricolore rifiuti di San Marino (15.627 tonnellate).