Bruxelles – Con le nuove sfide della tecnologia digitale e il boom di internet, l’Unione europea ha bisogno di più sicurezza online. “C’è bisogno di misure per ridurre le minacce degli attacchi online” secondo il presidente dell’istituto della competitività (I-com) Stefano da Empoli. Con la collaborazione dell’istituto, la Commissione europea ha lanciato un “Piano strategico per la cybersecurity” con lo scopo di aumentare il livello di difesa online e la resilienza dei sistemi di informazione in rete, che è stato presentato oggi al Parlamento europeo a Bruxelles. “E’ necessaria un’Unione più sicura per i propri cittadini che navigano online”, spiega il presidente.
Il piano si basa su tre pilastri fondamentali: creare un sistema di difesa europeo forte e resistente per rafforzare la sicurezza in rete in tutti i Paesi membri dell’Ue; reagire concretamente contro i crimini informatici, adottando misure per penalizzare tali azioni criminali e incoraggiare la cooperazione internazionale per raggiungere gli obiettivi. Uno degli aspetti più importanti della proposta del piano strategico è, secondo da Empoli, la creazione di un’Agenzia europea per la cybersecurity che consiste in un rafforzamento delle già esistenti Agenzia dell’Unione europea per la rete e la società informatica (ENISA). Questa misura che avrà effetto permanente sarà resa effettiva nel 2020, alla fine del mandato dell’attuale agenzia. L’I-Com sottolinea anche l’importanza di incrementare l’istruzione informatica per avere una maggiore sicurezza online: “Dobbiamo educare le persone perché gli obiettivi del piano vengano raggiunti a livello europeo”, afferma da Empoli. L’Agenzia europea sulla cybersecurity si concentrerà sulla coordinazione tra gli Stati membri e le istituzioni europee e sulla preparazione e prevenzione di potenziali attacchi informatici. Ciò anche grazie alla creazione di una piattaforma per la formazione a tale scopo creata entro il 2018.
Questi provvedimenti sono stati presi in considerazione dall’I-Com e dalle istituzioni europee dopo che il rischio di attacchi in rete è aumentato considerevolmente nel 2017, secondo il WEO sondaggio sulla percezione dei rischi online su scala globale (global risks perception survey). Secondo i dati Eurostat nei Paesi dell’Unione europea il 15% degli utenti internet ha avuto problemi legati alla sicurezza online, come virus, abusi su dati personali e perdite in termini economici. I cittadini che hanno fatto esperienza di attacchi in rete sono stati quelli residenti in Francia (33%), Malta (34%) e Portogallo (36%). L’Italia è al dodicesimo posto per la violazione della sicurezza online (28%).
In particolare, aziende pubbliche e private che operano nel campo dell’energia, dei trasporti, delle banche e nelle infrastrutture digitali devono adottare effettive misure di sicurezza in rete per prevenire rischi e garantire la sicurezza dei sistemi informatici e della rete.