Bruxelles – C’è bisogno di più coordinamento nella Difesa Ue e per garantire ciò è necessario migliorare la mobilità militare tra gli Stati membri dell’Unione. E’ questo è il messaggio della Commissione europea. Dopo l’impegno espresso dal presidente Jean-Claude Junker di attuare un’autentica Unione della difesa entro il 2025, la Commissione e l’alta rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini hanno proposto un piano d’azione per facilitare lo spostamento militare in Europa. Il piano è ora sottoposto all’esame e all’approvazione degli Stati membri dell’Ue ed è previsto l’avvio delle prime iniziative nei prossimi mesi.
Secondo l’Alto rappresentante “facilitare gli spostamenti delle truppe e delle risorse militari è fondamentale per la sicurezza dei cittadini europei e per costruire un’Unione più efficace, reattiva e coesa”. Il piano d’azione presentato a Bruxelles individua una serie di misure operative per superare le barriere fisiche e normative che ostacolano la mobilità militare tra i paesi membri dell’Ue. Per attuare questo piano d’azione sarà essenziale operare in stretta collaborazione con gli Stati membri e con gli enti militari.
La Mogherini ha dichiarato che questo è un grande passo verso la cooperazione tra i Paesi dell’Ue ma anche con la Nato, con cui si ha da poco iniziato una collaborazione: “La cooperazione rimane l’unico strumento per essere efficaci nel mondo di oggi”, afferma la Mogherini. “Promuovere la pace e garantire la sicurezza dei nostri cittadini è la prima priorità dell’Unione europea. Facilitando la mobilità militare all’interno dell’Ue possiamo essere più efficaci nel prevenire le crisi, efficienti nel dispiegare le missioni e rapidi nel rispondere alle sfide quando si presentano”, spiega l’Alto rappresentante.
Anche la commissaria per i trasporti Violeta Bulc ha sottolineato l’importanza di avere una mobilità militare efficace, rapida e senza ostacoli in tutta l’Unione europea. “Il nostro obiettivo consiste nell’impiegare al meglio la nostra rete di trasporti, per garantire che si tenga conto delle esigenze militari in sede di pianificazione dei progetti infrastrutturali. Ne derivano un uso più efficace del denaro pubblico e una rete di trasporto meglio equipaggiata”, ha spiegato la Bulc, aggiungendo come questo sia una “questione di sicurezza collettiva”.
Il piano d’azione prende spunto dalla tabella di marcia sulla mobilità militare redatta nel quadro dall’Agenzia europea per la difesa e propone una serie di azioni concrete riguardo ai requisiti militari, infrastrutture di trasporto e aspetti normativi e procedurali. Il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) e lo Stato maggiore dell’Ue individueranno una serie di requisiti militari in base alle esigenze dell’Unione e degli Stati membri, anche per quanto riguarda l’infrastruttura necessaria per la mobilità militare. Nell’ambito dei trasporti, entro il 2019 la Commissione individuerà le sezioni della rete transeuropea di trasporto utilizzabili per il trasporto militare e i potenziamenti necessari da realizzare sulle infrastrutture esistenti (ad esempio l’altezza o la capacità portante dei ponti). Sarà poi elaborato un elenco prioritario di progetti. La Commissione prenderà in considerazione la possibilità di un sostegno finanziario supplementare dell’Ue per questi progetti in occasione del prossimo quadro finanziario pluriennale. Per l’agevolazione degli aspetti normativi e procedurali, la Commissione europea esaminerà varie opzioni di razionalizzazione e semplificazione delle formalità doganali per le operazioni militari e valuterà la necessità di allineare la normativa sul trasporto di merci pericolose nel settore militare. Parallelamente, l’Agenzia europea per la difesa sosterrà gli Stati membri nell’elaborazione di un regime di permessi per la circolazione libera tra le frontiere. Tutte queste misure saranno realizzate nel pieno rispetto della sovranità degli Stati membri sul territorio nazionale e dei processi decisionali nazionali.