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    Home » Economia » Netflix e gli altri, ora sarà tutto sempre visibile anche negli altri Stati Ue

    Netflix e gli altri, ora sarà tutto sempre visibile anche negli altri Stati Ue

    Entra in vigore l'1 aprile il nuovo regolamento europeo che abolisce le restrizioni geografiche per l'accesso ai contenuti digitali

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    27 Marzo 2018
    in Economia

    Bruxelles – Non è un pesce d’Aprile, è la realtà. Dall’1 aprile i propri abbonamenti a Netflix, SkyGo, Amazon, Home Box Office e affini permetteranno di usufruire in tutto e per tutto ciò per cui si è pagato anche quando ci si trova in un altro Stato membro dell’Ue. Vero. L’ha voluto l’Europa, che sulla portabilità dei contenuti digitali ha trovato un accordo a febbraio di un anno fa, accordo che dopo un anno, a partire da domenica, entrerà in vigore.

    Cosa cambierà di qui a breve lo spiega il commissario per l’Economia digitale, Mariya Gabriel. “A partire dall’1 aprile, ovunque si rechino nell’Ue i cittadini non dovranno più perdersi i film, le serie televisive, le trasmissioni sportive, i giochi o gli e-book per i quali hanno sottoscritto un abbonamento digitale nel proprio paese”. Anche i fornitori di contenuti on-line beneficeranno delle nuove norme, nella misura in cui “non saranno più costretti ad acquistare licenze per le regioni in cui viaggiano i loro abbonati”.

    Addio al geo-blocking, dunque, l’insieme delle restrizioni geografiche e regionali per i contenuti on-line. Vuol dire che per Netflix, ad esempio, si avrà accesso alla stessa selezione (o catalogo) ovunque nell’Ue, se ci si trova temporaneamente all’estero, proprio come se si fosse ancora a casa propria. Una vera e propria rivoluzione voluta in nome del mercato unico, dell’abbattimento delle ultime frontiere, e tutela del consumatore. “Quello di oggi – sottolinea il commissario per il Mercato unico digitale, Andrus Ansip – è un nuovo tassello nella costruzione di un vero mercato unico digitale e di una società digitale europea unita, accessibile a tutti i nostri cittadini e redditizia per le nostre imprese”.

    Chi paga per usufruire, proprio perché paga, deve poterne sempre usufruire: è questa l’idea alla base del nuove regolamento comunitario a breve in vigore. I fornitori gratuiti di contenuti on-line resteranno liberi di continuare a praticare restrizioni, ma tutti gli altri no. Vuol dire che i cittadini di Francia e Germania che hanno sottoscritto un abbonamento con Arte per poter vedere programmi culturali on-demand e a pagamento per il web potranno vederli, tramite loro account, in vacanza in Italia o Svezia. Ancora, cliente romano e romanista che ha sottoscritto un contratto con Sky Sport potrà seguire vedere la propria squadra del cuore anche durante un viaggio di lavoro in Francia, utilizzando il proprio nome account personale.

    Per tutti i contratti farà fede la residenza. Al momento della sottoscrizione di un abbonamento bisogna indicare chiaramente dove si vive, così da poter acquistare le offerte e i pacchetti disponibili nel Paese di residenza. Si potrà usufruirne anche all’estero, a patto che il dispositivo portatile non sia collegato troppo da un altro Paese membro dell’Ue. Non si potrà, in sostanza, usufruire di stessi abbonamenti praticati all’estero a prezzi più vantaggiosi né usufruire di promozioni valide solo in certi mercati.

    Tags: Agenda digitaleamazonAndrus Ansipcinemae-bookGeoblockinginternetMariya Gabrielmercato unico digitaleNetflixportabilitàserie tvskygosportue

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