Bruxelles – E’ “altamente probabile” che la Russia sia responsabile per l’attentato di Salisbury, al quale “non c’è altra spiegazione plausibile”, sostengono i capi di Stato e di governo dell’Ue, dunque il Consiglio europeo ha deciso di richiamare per consultazioni l’ambasciatore dell’Unione in Russia. Federica Mogherini, Alta rappresentante per la Politica estera, ha già invitato l’ambasciatore, il tedesco Markus Ederer, a lasciare Mosca entro questo fine settimana.
L’attacco di Salisbury è parte del “disegno dell’aggressione russa verso l’Europa ed i suoi vicini più prossimi”, ha detto a Bruxelles Theresa May, mettendo in guardia i 27 leader dell’Unione e ha avvertito: il caso Skripal non è che la punta dell’iceberg, la Mosca di Vladimir Putin è una minaccia per tutta l’Ue per gli anni a venire. La sollecitazione è forte. La premier punta a convincere gli Stati membri a sposare la linea dura del governo britannico, secondo cui la Russia è la responsabile del primo attacco con armi chimiche sul suolo europeo dalla Seconda guerra mondiale. A spalleggiarla sono il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel, con cui l’inquilina di Downing street ha avuto un incontro a tre, a margine del vertice. Pronti a seguire sono anche i leader di Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia e Finlandia. Anche con loro May ha avuto un meeting ristretto prima della cena a porte chiuse del summit, quando i capi di stato e di governo, lontani da orecchie indiscrete, parlano con maggiore franchezza. La presidente lituana Dalia Grybauskaite si è detta propensa ad espellere i diplomatici di Mosca, ricalcando le orme del Regno Unito, che ne ha già cacciati 23, e altri Paesi sarebbero pronti a fare altrettanto (anche la Polonia ha paventato sanzioni). Lei, come del resto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, non se l’è sentita di congratularsi con Putin per il suo quarto mandato, e come molti altri spinge per la fermezza verso il Cremlino. Ma Italia e Grecia esprimono posizioni più caute, con il premier Paolo Gentiloni che invita a “non chiudere i necessari spazi di dialogo con la Russia”. E data la necessità di un accordo unanime, il risultato della partita non è scontato.
Il Consiglio europeo nelle sue conclusioni ha espresso “totale solidarietà al Regno Unito di fronte a questa grave sfida alla nostra comune sicurezza”.
Notizia anche con fonte Ansa.