Bruxelles – È ancora sul tavolo del governo di Vienna la questione del passaporto austriaco da concedere ai cittadini di lingua tedesca sudtirolesi e ai ladini dell’Alto Adige, nonostante la dura contrarietà espressa dal governo italiano.
Oggi a Vienna ministra degli Esteri Karin Kneissl e il ministro degli interni Herbert Kickl, entrambi della formazione di estrema destra Partito della libertà (anche se la prima è una indipendente), hanno incontrando i capigruppo del parlamentino altoatesino. Alla riunione avrebbe dovuto partecipare anche l’ambasciatore italiano Sergio Barbanti, che ha declinato l’invito.
Mente la Volkspartei e i tre partiti della destra sudtirolese supportano la causa, Verdi e Fratelli d’Italia sono presenti solo per manifestare il proprio dissenso. Pd e M5s hanno rifiutato di partecipare. “È un tema molto scivoloso e pericoloso, bisogna stare attenti” ha dichiarato a La Stampa Christian Tommasini, vicepresidente Pd della Provincia di Bolzano “la Svp ha espresso una posizione prudente ma non mi stupirei se l’ala più intransigente del partito scaldasse i toni”.
Il cancelliere Sebastian Kurz, che in passato si è detto contrario, starebbe cercando di rinviare la discussione sulla riforma in Parlamento, riforma che oltre a concedere la cittadinanza austriaca al 74% dei sudtirolesi, includerebbe la cittadinanza anche per gli austriaci residenti nel Regno Unito che dopo la Brexit prenderanno il passaporto britannico e i discendenti delle vittime austriache del nazismo (come un risarcimento simbolico).