Bruxelles – Niente dazi alle importazioni di prodotti in acciaio e alluminio dell’Ue. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, fa marcia indietro e decide di imporre restrizioni contro i prodotti high-tech cinesi, evitando di colpire i prodotti ‘made in Ue’. L’annuncio del Rappresentante per il commercio americano, Robert Lighthizer, scongiura un deterioramento nei rapporto transatlantici che a Bruxelles e nelle capitali europee nessuno avrebbe voluto.
Il rischio di barriere commerciali contro l’export comunitario era stato paventato nei giorni scorsi dallo stesso inquilino della Casa Bianca, che aveva espresso l’intenzione di porre un blocco alle importazioni dall’Europa. Così non è stato. Trump salva per ora i rapporti con il partner trans-atlantico, e fa tirare un sospiro di sollievo ai leader dell’Ue, decisi a rispondere immediatamente con misure analoghe. La guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa è stata dunque scongiurata, ora c’è il rischio di un confronto tra Washington e Pechino.
E’ stato intenso il lavoro svolto dall’Ue sul piano diplomatico. La commissaria per il Commercio, Cecilia Malmstrom, è volata di persona negli Stati Uniti per discutere di questioni commerciali e dazi. Una missione a quanto pare compiuta, viste le decisioni americane. “E’ un bene sentire che l’alluminio e l’acciaio dell’Ue per il momento saranno esentati dalle tariffe degli Stati Uniti”, commenta il capogruppo del Ppe in Parlamento europeo, Manfred Weber, soddisfatto per quella che definisce “la decisione giusta”. Di “buona notizia” parla anche Tizian Beghin, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. “Il vero pericolo per le imprese americane arriva dalla sovrapproduzione cinese. I Paesi europei hanno sempre rispettato le regole del Wto e non hanno mai fatto concorrenza sleale”.
Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, esprime soddisfazione per la scelta di Trump. “Viene riconosciuto – dice – quanto sostenuto sin dall’inizio da Federalimentare, che è legittimo introdurre dazi e barriere verso paesi come la Cina che fanno dumping non tutelando la salute dei propri lavoratori e quella dell’ambiente ed aiutando le proprie imprese con aiuti di stato illegittimi e mascherati”.
La stop alla guerra commerciale con gli Stati Uniti “salva” 40,5 miliardi di esportazioni Made in Italy che hanno raggiunto nel 2017 il record storico grazie ad un aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa dopo la decisione di Trump che “ferma le misure di ritorsione ipotizzate dalla stessa Unione Europea ed i rischi di una escalation delle tensioni commerciali”, sottolinea l’organizzazione degli agricoltori.