Bruxelles – Ieri sera, dopo una campagna interna al gruppo parlamentare S&D, Socialisti e Democratici, è stato eletto a grande maggioranza il tedesco Udo Bullmann come nuovo presidente dei deputati al Parlamento europeo. L’elezione è avvenuta dopo le dimissioni del precedente presidente dei S&D Gianni Pittella, che è stato eletto in Senato italiano alle scorse elezioni.
Bullmann, un altro tedesco in una posizione di grande rilievo a Bruxelles, sarà a guida del secondo gruppo politico più grande al Parlamento europeo e lo porterà alle prossime elezioni europee che avranno luogo a maggio 2019. Con l’avvicinarsi di queste, Bullmann sottolinea l’importanza di porre una particolare attenzione ai temi dell’uguaglianza dei diritti sociali, democrazia e uguaglianza di genere. Essenziale per Bullmann è la solidarietà, anche verso Paesi europei come l’Italia che sta vivendo in questo momento una “situazione governativa difficile” dopo le elezioni di marzo di quest’anno.
“Sarà un punto centrale dei socialisti e democratici la lotta contro le disuguaglianze di ogni genere: economiche, sociali, territoriali e tra i generi” spiega Bullmann. “Lo sviluppo di un piano per l’immigrazione, proposte per il commercio globale equo e misure per promuovere un ambiente sostenibile sono anche prerogative essenziali del nostro lavoro”.
Il nuovo presidente S&D dichiara alla conferenza stampa di questa mattina che il partito è disposto a fare alleanze ma che non è più “disposto a far parte di grandi coalizioni.” L’intenzione, dichiara Bullmann è di “rilanciare le forze progressiste, e qui in Parlamento europeo c’è l’opportunità per poterlo fare”, sostenendo che i membri del partito sono “pronti a sorprendervi. Abbiamo una grande esperienza in fatto di ritorni”.
Sullo Spitzenkandidat Bullmann si pone a favore del processo, come il resto del gruppo dei socialisti europei, ma dichiara che non si candiderà. Esprime il suo stupore sul fatto che il presidente francese Emmanuel Macron sia in disaccordo sul processo dello Spitzenkandidat: “se è veramente pro-europeo come dice, perché dovrebbe essere contrario all’idea di spitzenkdandidaten?”
Per quanto riguarda la politica di austerità, Bullmann afferma che “il patto di stabilità e crescita è un quadro regolatorio stupido, perché prevede solo punizioni e non distingue tra politiche virtuose e non virtuose”. Secondo il presidente quello di cui c’è bisogno ora è una riforma del sistema “prevedendo degli incentivi, come ad esempio concessione di più spazio fiscale per chi investe sui giovani.” Si augura che il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz sappia portare cambiamenti e che sia “disposto ad ascoltare e proporre una nuova narrativa economica”.
Non tardano ad arrivare le reazioni dopo l’elezione del presidente: “Le mie più sincere congratulazioni a Udo Bullmann”. E’ il primo commento della capodelegazione Pd Patrizia Toia. “Siamo convinti che da qui alle elezioni europee ci attenda una grande sfida: affrontare la fase nuova della politica in Europa guardando avanti”, continua Toia, secondo la quale non si può cercare di risolvere i problemi della sinistra in Europa con la “testa rivolta all’indietro”.