Bruxelles – Sui vaccini serve una corretta informazione in Europa per evitare che si diffondano false notizie e che la copertura scenda sotto i livelli di sicurezza. Lo chiede una risoluzione approvata in commissione Ambiente e Sanità pubblica del Parlamento Europeo in cui si “condanna la diffusione di informazioni inaffidabili, fuorvianti e non scientifiche sulla vaccinazione, aggravate dalle controversie dei media, dal sensazionalismo dei media e dal giornalismo scadente” e in cui si invitano gli Stati membri e la Commissione “ad adottare misure efficaci contro la diffusione di tale disinformazione e a sviluppare ulteriormente campagne di sensibilizzazione per ripristinare la fiducia nei vaccini e migliorare l’istruzione e il dialogo, in particolare per i genitori”, compresa la creazione di una “piattaforma europea destinata a aumentare la copertura vaccinale e impedire che le informazioni ingannevoli possano ottenere visibilità”.
“Per la prima volta la politica Europea prende ufficialmente posizione su un tema importantissimo per la salute di tutti noi, come quello delle vaccinazioni, e lo fa con un testo condiviso a grande maggioranza”, esulta Damiano Zoffoli del Pd. Per Elena Gentile “è necessario combattere l’indifferenza nei confronti della pratica vaccinale che in alcuni Paesi è diventata ‘ostilità’, alimentata da campagne di disinformazione che hanno esposto migliaia di cittadini al contagio di malattie infettive nel passato eradicate”. “Chiediamo – aggiunge l’eurodeputata del Pd – una maggiore informazione finalizzata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica con investimenti in ricerca e nei controlli per garantire la massima sicurezza”.
Nel testo approvato in commissione i deputati si compiacciono “che l’introduzione della vaccinazione di protezione su larga scala in Europa abbia contribuito in modo significativo all’eradicazione o al declino di numerose malattie infettive”, ma si dicono “preoccupati “ per il fatto “che tali successi sono gravemente minacciati dall’allarmante fenomeno della riluttanza nei confronti dei vaccini”. Inoltre i deputati ritengono “di fondamentale importanza fornire servizi di vaccinazione ai migranti e ai rifugiati che arrivano nell’Ue”, invitando Commissione e Stati membri “a procedere a una mappatura delle attività concrete di vaccinazione che sono in corso di attuazione per i migranti e i rifugiati che entrano nei paesi dell’Ue e ad affrontare le lacune identificate”.
Giovanni La Via del Ppe ricorda che “il piano di azione europeo 2015-2020 per i vaccini dell’Oms è stato approvato dagli Stati membri dell’Ue”, e sottolinea che “è su questa strada che bisogna procedere, evitando anacronistici dietrofront”. Per La Via, “delegare alla libera scelta dei singoli sarebbe un imperdonabile passo indietro che una civiltà evoluta non può e non deve consentire”.