Bruxelles – Il primo ministro Robert Fico travolto dallo scandalo dà le dimissioni dopo tre settimane dall’omicidio del reporter slovacco Jan Kuciak e della sua fidanzata. Il giornalista stava indagando su possibili legami tra persone vicine al governo e la ‘ndrangheta e il suo assassinio ha fatto precipitare il governo slovacco in una fase di crisi. Ieri Fico ha ceduto alle pressioni pubbliche e mediatiche e ha annunciato le sue dimissioni.
Il noto giornalista investigativo era stato ucciso insieme alla sua compagna con un colpo di pistola nella sua casa il 25 febbraio scorso. Quando è stato ucciso Kuciak stava realizzando un’inchiesta, pubblicata poi postuma incompleta, sulle relazioni fra imprenditori italiani sospettati di essere legati alla ‘ndrangheta e uomini politici slovacchi, tra cui lo stesso Fico.
Gli eurodeputati a Strasburgo hanno ribadito come l’omicidio di Kuciak sia un “attacco non solo alla Slovacchia ma all’Europa intera”, ricordando come la protezione e l’incolumità dei reporter sia importante per l’Unione europea. L’Aula di Strasburgo ha anche chiesto una commissione di inchiesta “imparziale e trasparente” sull’omicidio.
Nel suo discorso, il premier dimissionario denuncia una campagna mirata a destabilizzare la Slovacchia, presentata sui media internazionali come “il buco nero dell’Europa”. Fa quindi un passo indietro, offrendo le dimissioni al presidente della Repubblica Andrej Kiska, spiegando che “se le accetterà, sarò pronto a dimettermi domani”. Fico vorrebbe evitare elezioni anticipate poiché crede che il Paese rischi di “piombare nel caos se l’attuale opposizione prenderà il potere”. Vuole perciò che “l’attuale coalizione governativa continui a rispettare il mandato ricevuto dagli elettori”. Secondo alcuni media, a sostituire Fico potrebbe essere Petr Pellegrini, il vicepremier con delega agli investimenti.