Bruxelles – L’Erasmus + si amplia ancora: adesso scambi anche online. La Commissione europea ha lanciato oggi il nuovo progetto Erasmus + Virtual Exchange, un progetto di scambio culturale di Erasmus online, con lo scopo di promuovere il dialogo interculturale includendo più di 25 mila studenti e giovani grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. La durata del progetto è prevista per i prossimi due anni e includerà i 33 Paesi già presenti nel progetto Erasmus +, più altri Paesi dell’area mediterranea tra cui Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia.
Il progetto Erasmus + Virtual Exchange si pone come obbiettivo di facilitare la comunicazione tra le nuove generazioni e ampliare il dialogo culturale tra Europa e Paesi del Sud del Mediterraneo. Grazie ai nuovi strumenti di comunicazione online si propone di dare la possibilità di prendere parte a uno scambio Erasmus anche quei giovani che non si possono permettere di partecipare al tradizionale progetto di mobilità all’estero Erasmus+.
Il commissario per l’Educazione Tibor Navracsics ha spiegato che “questo strumento online potrà facilitare i contatti tra giovani con diversi background sociali e promuovere la comprensione interculturale”. Il dialogo interculturale promosso dal progetto è in linea con la dichiarazione di Parigi adottata il 17 marzo 2015 dai ministri dell’educazione dei vari Paesi europei per promuovere la cittadinanza e i comuni valori di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l’istruzione.
Il progetto permetterà a studenti, accademici e giovani lavoratori di intraprendere un dialogo costruttivo, attraverso progetti di gruppo transnazionali, corsi e formazione online . “Il progetto Erasmus + Virtual Exchange aiuterà a costruire un dialogo attivo, sviluppare il pensiero critico, l’alfabetizzazione mediatica, le lingue straniere e il lavoro di gruppo”, continua Navracsics. Ad esempio, giovani provenienti da paesi culturalmente diversi avranno la possibilità di entrare in contatto fra di loro e discutere di tematiche importanti come lo sviluppo economico o il cambiamento climatico, il tutto regolato da un moderatori istruiti per coordinare i dibattiti. Tutte le attività saranno parte di programmi di istruzione superiore o di progetti di associazioni giovanili. Durante la fase preparatoria del progetto, Erasmus+ Virtual Exchange ha già suscitato l’interesse di università e organizzazioni giovanili e sono già state confermate più di 50 associazioni partner.