PARIGI – È morto nella sua casa di Parigi, all’età di 91 anni Hubert de Givenchy, fondatore dell’omonima casa di moda. A lui si deve la trasformazione di Audrey Hepburn in ‘Sabrina’ e l’aura di eleganza ed influenza che ha avvolto le donne più famose del secolo scorso: Jacqueline Kennedy, Grace Kelly, Carolina di Monaco, Greta Garbo, Marlene Dietrich, Lauren Bacall ed Elizabeth Taylor, il cui look era creato personalmente da Givenchy nei minimi dettagli.
La storia di Givenchy inizia quando, lasciato il suo paesino d’origine di Beauvais in provincia di Oise, si iscrisse a 18 anni all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Nel 1946 iniziò a collaborare con Robert Piguet e nel 1947 con Lucien Lelong prima e con Elsa Schiaparelli poi, riuscendo a diventare direttore artistico della boutique di Place Vendôme.
Nel 1952, a 27 anni, Givenchy fondò l’omonima maison in Rue Alfred de Vigny, a Parigi. Passò alla storia per aver presentato i “Separates”, mises composte da camicie eleganti e gonne leggere che univano linee costruite e semplicità. Il successo fu immediato. L’anno successivo strinze un sodalizio molto forte con Audrey Hepourn che divenne una sua amica e confidente. Nel 1957, la Hepburn prestò il suo viso al primo profumo Givenchy, L’Interdit, a lei dedicato. Nel 1969 il couturier creò la linea maschile prêt-à-porter “Givenchy Gentleman”.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta molti outfit lanciati da Givenchy divennero capi iconici del guardaroba femminile delle signore, non soltanto delle dive, come l’abito a sacchetto del 1953, il mantello con collo ad anello del 1958, l’abito a palloncino e l’abito- bustier.
Dopo che nel 1988 la maison Givenchy passò al gruppo Louis Vitton, Givenchy lasciò la moda ufficialmente nel 1995.