Bruxelles – Le piattaforme online “stanno diventando la principale fonte di accesso alle informazioni per le persone”, e per questo “hanno la responsabilità di mettere a disposizione dei loro utenti un ambiente sicuro. Ciò che è illegale offline lo è anche online”. Se ne è detto convinto Andrus Ansip, vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, nel presentare le nuove raccomandazioni agli Stati per combattere i contenuti illeciti online.
Il mondo del web rappresenta uno dei maggiori strumenti per la diffusione di contenuti in maniera immediata e per questo è un campo florido soprattutto per attività illecite come la propaganda terrorista. Tutto questo, secondo la Commissione, potrebbe minare la fiducia nell’economia digitale e può comportare serie conseguenze per la sicurezza di cittadini e imprese.
La Commissione europea ribadisce che è fondamentale la collaborazione tra le imprese e le autorità: le prime devono inoltrare e segnalare velocemente il materiale illecito per garantire agli Stati di agire secondo le leggi vigenti. Secondo la stessa è necessario, per le aziende del settore, definire regole semplici e trasparenti per la segnalazione del materiale e munirsi di piattaforme proattive che garantiscano l’individuazione di questo fonti non appropriate.
Massima urgenza per Bruxelles deve essere data ai contenuti di carattere terroristico, che costituiscono una grave minaccia per i cittadini europei. Sin dalla pubblicazione, secondo le ultimi analisi, si dimostra che materiale di questo genere produce maggiori danni nelle prime ore e per questo, le nuove raccomandazioni, richiedono di eliminare i contenuti entro un’ora e di potenziare di strumenti di rilevazione automatica come filtri per l’upload.
“Sebbene diverse piattaforme abbiano rimosso quantità senza precedenti di contenuti illegali, dimostrando così che l’autoregolamentazione può funzionare, dobbiamo reagire più velocemente contro la propaganda terroristica e altri contenuti illegali che rappresentano una grave minaccia per la sicurezza e per i diritti fondamentali dei nostri cittadini”, ribadisce Ansip
Le società del web oggi rimuovono in media il 70% dei contenuti illeciti d’incitamento all’odio segnalati; in più dell’80% dei casi la rimozione ha luogo entro 24 ore dalla segnalazione. Ma questo non basta. La Commissione europea ha richiesto a tutti gli Stati di inoltrare un report entro 3 mesi sull’eliminazione dei contenuti terroristici, mentre 6 mesi per gli altri.