Bruxelles – Adidas può opporsi alla registrazione, come marchio dell’Unione, di due strisce parallele apposte su delle scarpe da un’altra ditta. Questo perché, benché le righe siano solo due, e non le famose tre e per giunta vadano da sinistra a destra e non da destra a sinistra come quelle tedesche “i marchi richiesti nel caso di specie rischiano di trarre indebito vantaggio dal marchio anteriore Adidas raffigurante tre strisce parallele apposte su una scarpa”.
La storia è iniziata ben nove anni fa, quando la società belga Shoe Branding Europe ha chiesto all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) la registrazione di due marchi dell’Unione europea (figura in basso a sinistra), uno per le calzature e l’altro per le scarpe antinfortunistiche. L’Adidas però si è preoccupata di un’eventuale concorrenza e si è opposta alla registrazione dei marchi, arrivando fino a portare la questione davanti al Tribunale dell’Ue.
Euipo già nel 2015 accolse le opposizioni di Adidas e negò la registrazione dei marchi richiesti dalla Shoe Branding Europe. In particolare, secondo Euipo “tenuto conto di una certa somiglianza tra i marchi in conflitto, dell’identità o della somiglianza dei prodotti designati da tali marchi e dell’elevata notorietà del marchio anteriore Adidas, esisteva il rischio che il pubblico di riferimento stabilisse un nesso tra i marchi in conflitto e che l’uso dei marchi richiesti traesse indebito vantaggio dalla notorietà del marchio Adidas, senza che, nel caso di specie, tale uso fosse giustificato da un giusto motivo”.
Il Tribunale dell’Unione oggi europea respinge i ricorsi proposti dalla Shoe Branding Europe contro la decisione dell’Euipo, che non ha commesso alcun errore di valutazione per avere, in particolare, ritenuto”1) probabile che l’uso dei marchi richiesti traesse indebito vantaggio dalla notorietà del marchio Adidas e 2) che la Shoe Branding Europe non avesse dimostrato l’esistenza di un giusto motivo per l’uso dei marchi richiesti”.