Bruxelles – Il mito dell’InterRail riecheggia da oltre 30 anni tra i corridoi delle scuole superiori, poter viaggiare in tutta Europa con zaino in spalla, prendere il treno e raggiungere sia mete turistiche che meno rinomate, per molti giovani è un sogno per altri è un dolce ricordo.
Oggi, la Commissione europea ha mosso i primi passi per poter perfezionare la proposta del Parlamento europeo per il progetto “ InterRail gratis per i 18enni europei”, che ha come obiettivo quello di garantire ai neo-maggiorenni residenti in Unione Europea di avere in regalo un biglietto InterRail per il diciottesimo compleanno.
La manovra potrebbe prevedere uno stanziamento di fondi pari a 12milioni per il 2018, ed i primi partecipanti potrebbero già essere previsti per quest’estate. Queste risorse potrebbe finanziare tra i 20mila e i 30mila biglietti gratuiti. Il progetto includerebbe anche giovani con mobilità ridotta.
Già, nel 2016, il capogruppo dei popolari al Parlamento europeo Manfred Weber aveva promosso la campagna #DiscoverEu che preveda il biglietto ferroviario unico come regalo per i diciottenni, ma la Commissione aveva rigettato la proposta, dichiarando di non avere le risorse per procedere. Lo stesso oggi con un tweet commenta soddisfatto la “buona notizia” che arriva dalla Commissione:
Good news! The @EU_Commission is moving forward on our proposal for a #freeInterrail 18th birthday pass. We will continue to push for this project to become a reality for all Europeans turning 18 so that they discover our continent #DiscoverEU @EPPGroup https://t.co/m6jYQ2rkw5
— Manfred Weber (@ManfredWeber) March 1, 2018
Un’occasione come questa potrebbe garantire a migliaia di giovani di poter per la prima volta viaggiare all’estero, venire a contatto con altre culture europee e rafforzare l’identità di cittadino dell’Unione.
“Ѐ importante che offriamo a tutti i nostri giovani l’opportunità di poter ampliare i loro orizzonti sperimentando attraverso altre nazioni”, afferma Tibor Navracsics, il commissionario europeo per l’Istruzione. “L’istruzione non passa solo attraverso c classe ma anche attraverso la conoscenza delle tradizioni dei nostri amici europei”, sottolinea la Navracsics. Questa proposta si accorda con le ambizioni dell’Ue, ovvero quelle di promuovere la mobilità di cultura, la cittadinanza attiva e l’inclusione sociale.