Bruxelles – Viaggiare in macchina non è sempre sicuro, soprattutto per i più piccoli. Negli 10 anni sono oltre 8.000 i bambini morti sulle strade in Europa: in macchina, a piedi o mentre erano in bicicletta. Una su tredici tra le giovani morti è causata da un incidente stradale. Questo è l’allarme lanciato dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (Etcs). Che evidenzia come l’Italia in questa classifica sia abbondantemente sotto la media come numero di vittime.
Tra le principali cause che contribuiscono a incidenti ritroviamo la velocità. Il Consiglio ha sottolineato l’importanza dell’Isa (Intelligence Speed Assistance), un vero e proprio assistente di guida che attraverso una videocamera avverte il guidatore quando supera il limite di velocità e automaticamente limita la velocità del veicolo quando è necessario. Etcs ha proposto che nel prossimo programma di “sicurezza” i sistemi Isa e Aeb (la frenatura automatica, capace di arrestare il veicolo in presenza di un ostacolo o di evitare un tamponamento) diventino dotazioni di serie. “Non passa un giorno che un politico o un’azienda automobilistica non prometta che le macchine automatiche risolveranno il problema della sicurezza sulla strada. Se quel giorno arriverà ci vorranno decadi”, afferma Antonio Avenoso, direttore esecutivo di Etcs. Si tratta di un processo lungo ma non impossibile, come ribadisce Avenoso: “Entro il 2030 saranno forse alcuni milioni le macchine automatizzate sulle strade del mondo, comparate a più di un miliardo di altri veicoli che quest’anno saranno messe sul mercato”.
Sono ancora pochi i guidatori che beneficiano delle innovazioni in tema di sicurezza stradale ma questo potrebbe ridurre del 30 per cento le collisioni e le morti del 20 per cento.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono quasi assenti le misure di sicurezza per i passeggeri più piccoli, e una maggiore attenzione potrebbe ridurre le vittime della strada dell’80%. Etsc vuole promuove più campagne informative e ridurre l’Iva dei sistemi di sicurezza per i posti a sedere dei bambini. In parte questa norma già esiste in Europa, ma finora è attuata solo da Croazia, Cipro, Polonia, Portogallo ed il Regno Unito.
Inoltre sempre per quanto riguarda la velocità è necessario imporre il limite di velocità a 30km nelle zone vicine alle scuole.
Negli ultimi dieci anni sono diversi i Paesi dell’Ue che hanno ridotto notevolmente le vittime della strada come: Ungheria, Croazia, Grecia, Portogallo, Il Paesi Bassi, Spagna ed il Regno Unito in particolare. In Svezia le probabilità che un bambino venga coinvolto in un incidente stradale sono le più basse nell’Unione europea, circa 4 vittime ogni milione di bambini per anno, mentre sono 7 volte maggiori in Romania.