Bruxelles – Sul prossimo bilancio pluriennale dell’Ue (Mff 2021-2027) ancora nessun accordo tra i leader dell’Unione europea, ma un primo confronto che serve a gettare le basi per un’intesa che “non è detto” che possa essere raggiunta prima delle prossime elezioni europee nel 2019. Questo l’esito del vertice informale capi di Stato e di governo dell’Ue, come spiegato dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al termine dei lavori.
“Uno dei temi di cui si è dibattuto è se concludere questa discussione sul bilancio entro Giugno dell’anno prossimo”, scadenza che eviterebbe di negoziare con il nuovo Parlamento europeo. Gentiloni non sembra convinto sulla possibilità che in un anno si possa chiudere il bilancio. “Ogni paese ha le sue priorità, oggi c’è stato un primo scambio di vedute”.
Inoltre il premier ringrazia Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo, per aver evidenziato la necessità di agire sulla Libia con dei finanziamenti “per l’immediato”. Per l’italia “non c’è dubbio che rispetto al bilancio di alcuni anni fa oggi bisogna considerare la priorità delle questioni migratorie”. Da qui in avanti l’immigrazione “deve diventare una parte fondamentale dell’impegno finanziario dell’Unione europea”.
Da parte italiana, sottolinea Gentiloni, “bisogna cercare di farsi carico, oltre delle politiche tradizionali, che non possono essere cancellate, anche delle nuove priorità e prime fra tutte quelle migratorie”. In tal senso è “molto importante anche l’impulso che viene dall’Italia, dalla Francia e dalla Germania per condividere, come abbiamo fatto stamattina con il Sahel, una leadership europea”.