Bruxelles – Dopo le elezioni di marzo, nel caso di un’eventuale vittoria, il centrodestra prenderà in considerazione la proposta di introdurre una “seconda moneta” in Italia. “Non è conveniente tornare indietro dall’euro perché ci costerebbe troppo, si può discutere di una riconquista parziale della nostra sovranità magari dando vita a una seconda moneta”, ha affermato Silvio Berlusconi, a studio 24 su Rai news, introducendo il tema tra le promesse della sua campagna elettorale.
L’obbiettivo non sarebbe quello di sostituire l’euro ma di introdurre una nuova valuta adibita alle transazioni interne. L’euro rimarrebbe comunque la moneta principale per le transazioni internazionali. Secondo l’ex premier la proposta può essere paragonata alla soluzione pratica adottata negli anni 80 e 90 quando c’era sia la lira che l’Ecu, la seconda valuta virtuale dell’Ue, in cui “entro certi limiti era possibile usare la svalutazione come arma competitiva”. Adesso, a differenza di quegli anni il leader di Forza Italia proporrebbe “un utilizzo interno della seconda moneta per rilanciare i consumi e la domanda che sono leve fondamentali per una crescita sostenibile e duratura del Paese”.
“Mi pare una proposta da discutere”, ha detto Antonio Tajani sottolineando di non conoscere “esattamente” la proposta come formulata da Berlusconi. “Si vedrà. Il futuro governo italiano, se sarà un governo di centrodestra, esaminerà questa proposta e vedrà se è in sintonia”, ha spiegato il presidente dell’Europarlamento. Secondo Tajani, “l’importante è che sia stato detto che non si può uscire dall’euro. Un eventuale governo di centrodestra come un eventuale governo di centrosinistra hanno fatto capire chiaramente che non si esce dall’euro”.