Bruxelles – I cittadini che fanno degli acquisti online dovrebbero avere diritto agli stessi risarcimenti che avrebbero se comprassero un prodotto difettoso in un qualsiasi negozio reale. Le stesse norme dovrebbero essere applicate sia nel caso in cui un prodotto sia acquistato in un normale negozio locale sia nella rete e i prodotti difettosi dovrebbero essere sostituiti, o il cliente dovrebbe essere rimborsato. I consumatori dei Paesi membri dell’Unione europea dovrebbero poter beneficiare inoltre di una garanzia sui prodotti di maggiore durata, fino a due anni. Lo chiedono i deputati del Parlamento europeo che hanno approvato con 30 voti a favore, 5 contro e un astenuto, il mandato per iniziare le trattative con il Consiglio Ue sulla materia.
La proposta di direttiva sulla vendita di beni materiali ha lo scopo di abbattere le barriere derivanti da contratti di legge nazionali che ostacolerebbero il commercio internazionale. Tali norme servirebbero ad armonizzare certi diritti contrattuali, come il risarcimento garantito ai consumatori nel caso in cui il prodotto acquistato fosse difettoso e le varie situazioni in cui i clienti possono beneficiare di questi compensi.
L’eurodeputato Pascal Arimont del Partito popolare europeo, responsabile del provvedimento per l’Aula, ha dichiarato: “Un consumatore dovrebbe essere tutelato dalle stesse leggi ogni qual volta compra un prodotto, indipendentemente da parte d’Europa egli si trovi”. Secondo il parlamentare tali normative assicureranno una maggiore protezione per i consumatori e con il superamento delle barriere legali a livello nazionale anche le piccole imprese avranno un supporto più consistente, “permettendo loro di avere una possibilità di un’equa condivisione dell’e-commerce andando a competere contro giganti come Amazon”.
Secondo un sondaggio effettuato sulla Commissione, una delle più frequenti preoccupazioni dei consumatori legata all’e-commerce internazionale è l’incertezza riguardante i loro diritti fondamentali nei contratti d’acquisto.