Bruxelles – Il Regno Unito dopo la Brexit “non sarà come il mondo di Mad Max”. Usa l’ironia, il segretario di Stato britannico David Davis, per tranquillizzare i suoi cittadini sulle conseguenze da Bruxelles. Con questa metafora cinematografica, Davis, negoziatore per Londra, vuole rassicurare i britannici su come il Paese riuscirà ad evitare uno scenario distopico nello stile dei film cult di George Miller, pellicole di fantascienza ambientate in un futuro post-atomico dove la popolazione è alla prese con una vita fatta di povertà e violenza.
Stamattina, a Vienna, di fronte a una platea di imprenditori, Davis ha confermato, che per quanto riguarda il mondo degli affari, la separazione “non comporterà un cambiamento per la Gran Bretagna”, infatti, secondo il del segretario, appare sempre più chiaro come le nuove norme saranno in linea con quelle dell’Ue e le imprese non dovrebbero subire contraccolpi.
Ovviamente, il segretario di Stato conferma che, su diverse tematiche, i cambiamenti saranno inevitabili, vista l’uscita ad esempio dal Mercato unico, ma le paure di un collasso sono infondate, il paese rispetterà sempre i diritti fondamentali dei suoi cittadini in temi cruciali come lavoro e ambiente, ha assicurato. Davis ha anche detto di essere sicuro che un accordo finale con Bruxelles sul divorzio possa essere raggiunto se nessuna delle due parti innalzerà “barriere non necessarie”, e in particolare se vi sarà “reciproca fiducia nei meccanismi di regolazione e nelle capacità delle rispettive istituzioni d’imporli”.
Nel frattempo, nei sondaggi, l’entusiasmo verso la Brexit si è raffreddato: di fronte al rischio di una sterlina sempre altalenante e visto l’emergere di concreti rischi legati all’uscita dall’Ue, sembra cresce una forte mobilitazione anti- Brexit, volta a scongiurare la scissione con l’Unione. Best for Britain, un gruppo sostenuto dall’imprenditore ungherese George Soros e da donazioni volontarie, ha annunciato che sta organizzazione una campagna di comunicazione, che passerà dal web ai classici manifesti affissi, punterà ad evidenziare i benefici del matrimonio con l’Ue. Un matrimonio che qualcuno spera si possa ancora salvare.