Bruxelles – È un periodo a dir poco turbolento per il settore bancario della Lettonia. Sabato è stato arrestato il Governatore della banca centrale, Ilmars Rimsevics, e oggi la Bce ha deciso di imporre una moratoria a Abvl, la terza banca del Paese, la cui situazione finanziaria si è fortemente deteriorata dopo che lo scorso 13 febbraio il dipartimento al Tesoro Usa ha accusato l’istituto di essere un importante centro di riciclaggio internazionale.
“Non ci sono segnali di possibili rischi per il sistema finanziario della Lettonia”, ha assicurato il primo ministro Maris Kucinskis in un comunicato dopo l’arresto di Rimsevics, garantendo che il suo governo “assicurerà che la banca centrale della Lettonia adempierà pienamente e qualitativamente a tutti gli obblighi affidati all’istituzione”. Rimsevics era alla guida della Banca centrale lettone da 16 anni ed è lui che ha accompagnato la Lettonia nell’euro, nonostante i dubbi della comunità sulla tenuta del sistema finanziario e del Paese, afflitto da una profonda corruzione.
La Banca centrale della Lettonia, retta dal vice vista la detenzione del governatore, ha disposto nelle scorse ore una misura di sostegno alla Ablv, con un prestito di 97,5 milioni di euro a fronte di collaterale di titoli “sicuri e altamente liquidi”. Ma nel frattempo, la vigilanza della Bce ha imposto una moratoria su tutti i pagamenti dell’istituto Ablv. E’ la prima volta che la Bce usa i suoi poteri per sospendere i pagamenti di una banca da quando nel 2014 ha assunto la supervisione bancaria nell’area euro. Significa che “temporaneamente e fino a nuovo avviso, è stato imposto ed è entrato in vigore il divieto di tutti i pagamenti effettuati da ABLV Bank sulle sue passività finanziarie”.