Bruxelles – Nel Parlamento di Londra sono tutti concordi nell’essere in disaccordo con Michel Barnier. Il capo negoziatore dell’Ue per la separazione dalla Gran Bretagna ha avanzato una proposta che ha fatto infuriare tutti i deputati di Westminster: durante i 21 mesi di transizione verso la Brexit, l’Unione europea potrebbe avere un potere “punitivo” nei confronti di Londra, come imporre sanzioni al Regno Unito – ad esempio chiudere alcune parti del mercato comune alle compagni britanniche- in caso ritenesse che la Gran Bretagna commetta delle violazioni.
“Il periodo di transizione guidato dall’onorevole May (la premier, Theresa May, ndr) sarà una condizione peggiore dell’ adesione all’Unione europea – scrive in un tweet l’ex leader dell’Ukip, Nigel Farage, grande sostenitore di una Brexit a pugno duro- durante la quale i bulli di Bruxelles possono fare ciò che vogliono noi”.
Mentre il parlamentare Tory Jacob Rees-Mogg ha definito l’idea di Barnier “inaccettabile”, pressata dal deputato euroscettico Bill Cash sulla questione, in seduta parlamentare la premier Theresa May ha promesso che darà una replica “solida” a Barnier.
I liberaldemocratici, che vorrebbero rimanere nell’Unione europea, hanno espresso la loro disapprovazione per la proposta di Barnier. “Questa è la realtà della Brexit : dal di fuori osservi l’interno e obbedisci alle loro regole – ha detto l’eurodeputata Catherine Bearder -. Questo non è il futuro che voglio per il mio grande paese”.