Bruxelles – “La soluzione provvisoria garantisce la continuità operativa di Ema ad Amsterdam per il tempo limitato fino al completamento del suo nuovo edificio permanente il 15 novembre 2019”. Il Consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea per il farmaco mette fine delle speranze per Milano di strappare la sede agli olandesi.
In una riunione svoltasi ieri il Management board dell’Agenzia ha avviato le pratiche per il trasferimento in Olanda, e, alla luce delle assicurazioni arrivate dal governo de l’Aia ha stabilito che sì, si può fare e che sopratutto la “continuità operativa”, sulla quale il direttore di Ema solo una settimana fa aveva espresso riserve, è garantita. Il debole appiglio al quale si erano aggrappate le autorità italiane per proporre due ricorsi alla Giustizia europea sembra quindi essere scomparso, e una già praticamente impossibile sentenza favorevole all’Itala sembra ora cancellata dalle possibilità.
Il consiglio di amministrazione dell’Agenzia riunito ieri a Londra, spiega una nota, conferma dunque che Ema “si trasferirà da Londra ad Amsterdam entro la fine di marzo 2019, quando il Regno Unito si ritirerà dall’Unione Europea”. Le autorità olandesi, ha sottolineato il CdA, “si sono impegnate a creare locali completamente nuovi e su misura per l’Ema nel distretto commerciale Zuidas. L’edificio non sarà completato entro il 30 marzo 2019, quando Ema dovrà essere pienamente operativo ad Amsterdam. Pertanto, la selezione e la disponibilità di un edificio temporaneo facevano parte dell’offerta olandese per ospitare l’Agenzia”.
Secondo i consiglieri sono stati compiuti “buoni progressi in merito alle sedi temporanee, che si trovano nella zona di Sloterdijk ad Amsterdam. Una delegazione olandese ha confermato che l’edificio Spark sarà rinnovato dalle autorità olandesi in linea con i requisiti Ema e sarà reso disponibile il primo gennaio 2019. Ciò consentirà all’Ema di spostare gradualmente tutto il personale ad Amsterdam entro la fine di marzo 2019”. Dunque, ecco la decisione di ieri, “la soluzione provvisoria garantisce la continuità operativa di Ema ad Amsterdam per il tempo limitato fino al completamento del suo nuovo edificio permanente il 15 novembre 2019”.
I rappresentanti del governo olandese hanno anche presentato i dettagli sull’edificio permanente dell’Ema nel distretto di Zuidas, ed il Consiglio “è stato lieto di sapere” che i Paesi Bassi si sono “impegnati a garantire una transizione senza interruzioni delle operazioni dell’Agenzia” nel corso del trasferimento ad Amsterdam e che l’edificio permanente dovrebbe soddisfare i requisiti a lungo termine dell’Ema.
Ora l’Agenzia presenterà alcuni documenti all’autorità di bilancio dell’Ue (che comprende il Consiglio europeo e il Parlamento) per procedere “nel più breve tempo possibile”. Per Milano si chiude qui.