Bruxelles – Il commercio al dettaglio in Europa continua a crescere. Anche se nell’ultimo scorcio dell’anno ha visto un rallentamento. Lo rivelano i dati Eurostat, (Ufficio statistico europeo). A dicembre 2017 rispetto a dicembre 2016, il volume delle vendite al dettaglio è aumentato dell’1,9% nell’aerea euro e del 2,4% nei 28 Paesi membri.
Secondo l’ente, a dicembre 2017 rispetto a novembre 2017, il volume del commercio al dettaglio è però diminuito del 1,1% nell’area dei 19 paesi che hanno adottato l’Euro e dell’1,0% nell’Unione europea.
A novembre, il volume del commercio al dettaglio è aumentato del 2,0% nell’area dell’euro e del 2,1% in tutto il territorio comunitario. A dicembre 2017 rispetto a dicembre 2016, le vendite al dettaglio hanno registrato un aumento dell’1,9% nell’area dell’euro e del 2,4% nell’Unione.
Il commercio al dettaglio medio per l’anno 2017, rispetto al 2016, è aumentato del 2,6% sia nell’eurozona che in tutti i 28 Stati Ue.
La diminuzione dell’1,1% del volume del commercio al dettaglio nell’area dell’euro a dicembre 2017, rispetto a novembre 2017, è dovuto a cali dell’1,5% per il carburante, dell’1,2% per i prodotti non alimentari e dello 0,7% per “Cibo, bevande e tabacco”. Nei 28 Paesi membri, la diminuzione dell’1,0% del volume degli scambi al dettaglio è dovuta a un calo dell’1,1% per i prodotti non alimentari e dello 0,7% per “Cibo, bevande e tabacco”.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, le maggiori diminuzioni del volume totale del commercio al dettaglio sono state registrate in Lussemburgo (-6,2%), Irlanda (-2,7%) e Slovenia (-2,3%), mentre i maggiori aumenti sono stati osservati a Malta (+ 3,1%), Estonia (+ 1,8%) e Romania (+ 1,3%).
L’aumento dell’1,9% del volume del commercio al dettaglio nell’area dell’euro a dicembre 2017, rispetto a dicembre 2016 è dovuto ad aumenti del 2,7% per i prodotti non alimentari e dell’1,3% per “Cibo, bevande e tabacco”, mentre nel settore automobilistico il carburante è diminuito dello 0,8%. Nelle 28 nazioni Ue, l’aumento del 2,4% del volume degli scambi al dettaglio è dovuto a un aumento del 3,7% per i prodotti non alimentari, dell’1,2% per “Cibo, bevande e tabacco” e dello 0,4% per il carburante.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, gli aumenti più elevati nel volume totale del commercio al dettaglio sono stati registrati a Malta (+ 12,4%), Romania (+ 10,1%) e Polonia (+ 9,2%), mentre sono state osservate riduzioni in Lussemburgo (-20,7%) e Belgio (-2,5%).