Bruxelles – In Polonia, come in tutti i Paesi occupati dai nazisti, ci sono stati eroi che hanno combattuto contro la dittatura ma anche persone che con essa hanno collaborato. E questo è un fatto che non può essere negato. Seppur non volendo citare direttamente la legge appena approvata dal Senato polacco, che proibisce anche di parlare di qualsiasi caso di complicità di singoli polacchi o di gruppi di polacchi con l’Olocausto, il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, ha affermato che non bisogna dimenticare mai che in tutti i Paesi che hanno vissuto l’occupazione nazista “ci sono sempre state persone che erano disposte a collaborare con gli occupanti nazisti per attuare i loro orrendi piani”.
Rispondendo a una domanda di un giornalista Timmermans ha detto di non avere “commenti sulla bozza di legge in Polonia, aspettiamo che la legge sia adottata”, ma “in termini più generici”, ha aggiunto che “chi conosce la storia sa che i campi di sterminio erano campi di sterminio nazisti”, e che “la responsabilità fu del regime nazista e di nessun altro”. Nello stesso tempo “e qui parlo da olandese”, ha sottolineato, “penso sia importante che conosciamo la nostra storia, come fonte di informazioni, a volte come ispirazione, altre volte come monito e che lasciamo la storia, lo studio e l’interpretazione della storia agli storici”.
E conoscendo la storia, ha continuato, non possiamo non riconoscere “il fatto che tutti i Paesi che erano sotto occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale hanno avuto moltissimi eroi, che hanno resistito e lottato contro l’occupazione”, ma “anche se è triste, in tutti quei Paesi ci sono sempre state persone che erano disposte a collaborare con gli occupanti nazisti per attuare i loro orrendi piani”. Questa per Timmermans “è la realtà che tutti abbiamo di fronte, è la realtà sulla quale è stata costruita l’Unione Europea ed è la realtà che faremo di tutto per evitare in futuro”.