Bruxelles – Le domande di asilo politico nell’Ue sono quasi dimezzate. Secondo i dati comunicati da Easo, l’Ufficio Ue di sostegno per l’asilo, nel 2017 sono state registrate 706.913 domande negli Stati membri più Norvegia e Svizzera, con un calo di ben il 43% rispetto al 2016. È il secondo anno consecutivo che in Europa si registra questo calo anche se l’Easo sottolinea che il totale resta comunque a un livello leggermente più alto rispetto al numero registrato nel 2014, e questo indicherebbe, secondo l’Ufficio per l’asilo, che gli ingressi restano considerevoli. Secondo i dati di Easo, è la Siria il primo paese di origine di richiedenti asilo nell’Ue, con 98mila domande. Oltre 40 mila richieste sono state presentate da persone provenienti da Irak, Afganistan e Nigeria. Tra i dieci paesi dai quali arriva la gran parte dei migranti che richiedono asilo ci sono Pakistan, Eritrea, Albania, Bangladesh, Guinea e Iran.
L’8% del totale delle domande riguarda richieste ripetute, il 3,5% riguarda minori non accompagnati. Secondo Easo, nel 2017 i paesi dell’Ue più Svizzera e Norvegia hanno emesso 981.615 decisioni di prima istanza su richieste di protezione internazionale, di cui il 40% positive. Tuttavia, alla fine dello scorso anno c’erano ancora 462.532 richieste in attesa di una decisione di prima istanza.
Per il commissario europeo agli Affari interni, Dimitris Avramopoulos, questi numeri dimostrano che “siamo sulla strada giusta”. “Il calo significativo nelle richieste di asilo nel 2017 è il riflesso della riduzione complessiva nel numero di arrivi nell’Ue e il risultato del nostro sforzo collettivo degli ultimi anni per meglio gestire le migrazioni e proteggere le nostre frontiere”, ha concluso Avramopoulos.