Bruxelles – Non avrà vita facile al Parlamento europeo la decisione di assegnare ad Amsterdam la sede dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) dopo la Brexit. Gli italiani si compattano, e dopo la battaglia annunciata la scorsa settimana da Giovanni La Via (Alternativa popolare – Ppe) oggi Mercedes Bresso (Pd-S&D) annuncia che sarà la relatrice del parere in Commissione Affari costituzionali su questa decisione dei governi, dove sosterrà che la questione deve essere ridiscussa, “anche tenendo conto che chi si era detto pronto a ospitare l’Agenzia europea del farmaco così non fosse”.
Ieri il capo dell’Ema, Guido Rasi, ha riferito come il palazzo individuato non sarebbe ancora pronto e che la soluzione transitoria proposta dagli olandesi non sarebbe ottimale. “Il Parlamento europeo avrebbe potuto far valere la propria funzione di co-decisione, ma all’epoca si decise di non decidere”, ammette oggi Bresso, la quale denuncia che “questa vicenda è stata gestita in modo pasticciato, fino alla disastrosa scelta del sorteggio. Invece di affidarci alla sorte avremmo dovuto richiedere un supplemento di istruttoria. È mia intenzione, tramite il parere che presenterò in commissione Affari Costituzionali, fare rilevare come le regole utilizzate fino a oggi per arrivare alla scelta di Amsterdam non siano ammissibili”.
Secondo l’esponente del Pd “allo stato attuale delle cose sono convinta che gli eurodeputati non possano esprimere un voto su un processo gestito in così malo modo. Noi non ci possiamo assumere davanti ai cittadini una responsabilità non nostra”. Dunque il suo impegno: “rinunciare alla co-decisione è stato un errore al quale va posto rimedio; la questione deve essere rimessa in discussione anche tenendo conto che chi si era detto pronto a ospitare l’Agenzia europea del farmaco così non fosse”.