Bruxelles – Resta vuota la sedia del Presidente della Regione autonoma di Catalogna. Roger Torrent, il presidente del Parlamento catalano ha rimandato la seduta prevista per oggi per eleggere il capo della Generalitat. Per Torrent “l’unico candidato resta Carles Puidgemont” che ha vinto le scorse elezioni, “a cui bisogna garantire tutti i diritti”. La decisione però non è piaciuta né al leader degli indipendentisti catalani. La data della prossima seduta non è stata fissata, ma Torrent ha assicurato che avverrà entro 10 giorni.
Nella cosmopolita Barcellona erano arrivati supporter della causa indipendentista da tutta la regione, e gli agenti di polizia avevano già iniziato a controllare ogni automobile e vettura per scovare un ‘eventuale’ Puidgemont nascosto in un portabagagli.
A creare scompiglio nell’aula di Torrent, oltre le pressioni del premier Mariano Rajoy, una risoluzione della Corte Suprema spagnola. Il Tribunale costituzionale di Madrid ha stabilito che per essere eletto Puigdemont, fuggito in Belgio tre mesi fa, dovrebbe chiedere permesso al giudice per entrare nel Parlamento di Barcellona, considerando il mandato di arresto in Spagna per ribellione, sedizione e malversazione. Da ciò consegue che chiunque avesse proceduto con i lavori parlamentari, e Torrent in primo luogo, sarebbe andato incontro a sanzioni penali.
Ad aumentare i malumori tra gli indipendentisti catalani, c’è il sospetto di una divisone interna ai due maggiori partiti. Il presidente Torrent è un esponente di Esquerra Republicana (il cui presiedente, Junqueras è in carcere da oltre due mesi), socio di governo di Puigdemont . La decisione di oggi, secondo i più preoccupati, potrebbe essere la prima prova di una divisione di strategia che sarebbe già stata in programma da mesi. Sembra che Puigdemont, a detta delle testate spagnole, abbia saputo della decisione di Torrent solo dalla Tv. Esquerra Repubblicana ha subito replicato che Torrent lo avrebbe chiamato 5 volte e che Puidgemont non avrebbe mai risposto al telefono.